CORTENOVA: LA STORIA DEL SANTO ”POSTICIPATO”



San Mauro è ricordato dalla Santa Chiesa perché era solito benedire ammalati e infortunati con la Reliquia della Santa Croce ottenendo in questo modo guarigioni miracolose. Pur in assenza di informazioni esatte si pensa che la comunità di Cortenova aggiunse alla devozione per San Gervasio e Protasio, cui è dedicata la Chiesa Parrocchiale, quella per San Mauro con la presenza delle prime officine. Pare infatti che già dal IX secolo i cortenovesi si rivolgessero a San Mauro per prevenire e proteggersi da infortuni e disgrazie.

San Mauro come noto cade a metà gennaio (oggi) ma negli anni ’80 accanto all’aspetto puramente religioso si pensò di dare ai festeggiamenti anche una dimensione di allegria, colore e musica. Si decise allora che  la sagra non fosse adatta al clima rigido dell’inverno e, tradendo il calendario, i festeggiamenti furono indicati nell’ultimo week end di aprile, mentre a gennaio rimase la celebrazione liturgica.  Venne quindi fatto coincidere il ‘posticipato’ San Mauro con la fiera delle sementi che dava l’avvio alla stagione degli orti, con l’aggiunta di un’intensa processione come manifestazione di fede. Da allora la sagra delle lumache (lumagh) diventò sia per San Mauro che per le sementi: una sorta di accorpamento di altri tempi…

 Fotografie e storia sono tratte dal libretto edito dalla parocchia di Cortenova in occasione del 50esimo di sacerdozio di Don Carlo Antonini

 

1975 – processione per san Mauro Abate

1980. Festa di San Mauro, Chiesa Parrocchiale illuminata

 

 

 

 

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