I 374 profughi attualmente ospitati sul territorio bergamasco potranno lavorare come volontari per 9 comuni bergamaschi. Il protocollo d’intesa è stato firmato giovedì 2 ottobre dal prefetto di Bergamo, dai sindaci dei paesi ospitanti, dalla direzione territoriale del lavoro, da Inps, sindacati, Caritas e cooperative coinvolte.
Come riportato da BergamoNews, attraverso le attività di volontariato i migranti restituirebbero qualcosa alle comunità ospitanti. “Le attività che andranno a svolgere saranno tutte di supporto o integrazione – ha sottolineato con forza il prefetto di Bergamo Francesca Ferrandino – Non toglieranno il lavoro a nessun italiano. Sono un valore aggiunto: il protocollo ha la grande ambizione di mettere al centro l’uomo nella sua interezza, tutelando i cittadini che vivono sul nostro territorio e avviare allo stesso tempo un percorso educativo e di conoscenza”.
Un passo importante verso l’accoglienza e l’integrazione. "Siamo fieri di essere parte del progetto – ha aggiunto il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – In queste settimane ci siamo occupati dell’accoglienza fisica, il passo successivo è favorire il loro inserimento in mansioni quotidiane di pubblica utilità che allo stesso tempo gli restituiscano dignità e favoriscano l’accoglienza dei bergamaschi. Qui sono una quindicina e si occuperanno di pulizia dei parchi, dei giardini e delle rogge".