LECCO – Caro Direttore, dopo l’addio dell’asinella Albachiara che ha trovato casa in un maneggio del Milanese , alla capanna Alpinisti monzesi è tempo di nuovi arrivi. Si sta parlando dei due simpatici asini sardi che, docili e laboriosi, daranno man forte a Angelo e Valentina, gestori dello storico rifugio in alta Val d’Erve appena sotto al Passo del Fo ma ancora sul territorio del comune di Lecco.
I “soggetti” immortalati dalle foto provengono dalla terra bergamasca, più precisamente dalla vicina Valsecca, e dunque sono pratici di quei sentieri di montagna che conducono verso le pendici del Resegone, che d’ora in avanti sarà la loro nuova casa. Anche se hanno cambiato il versante della montagna simbolo della lecchesità turistica e letteraria, alla Monza si troveranno certamente a loro agio, diventando presto l’attrazione soprattutto dei visitatori più piccoli e più curiosi.
Ci sarà ancora l’occasione di raccontare le loro “performances” visto che uno dei due asinelli è ancora in giovanissima età e avremo dunque la possibilità di vederlo crescere e di assistere anche ai suoi progressi di diligente quadrupede, nella grande “famiglia” del rifugio che li accoglierà calorosamente. Sono due maschi, uno di otto mesi a sinistra nella foto in coppia, l’altro nella foto da solo, ha invece cinque anni.
Da ultimo ma non per ultimo: visto che siamo vicini all’inizio della nuova stagione turistica, che porterà in alta Val d’Erve numerosi escursionisti, tutti i frequentatori della zona si augurano che quanto prima sia ricostruito il ponticello in località “Due Camosci” che è stato eliminato dalle competenti autorità a fine estate 2015, in quanto non più ritenuto sicuro.
Come ricordato all’inizio, siamo sul territorio del comune di Lecco: sarebbe davvero disdicevole se al capoluogo non dovesse bastare quasi un anno per dare l’autorizzazione a fissare qualche travetto e qualche traversina ai supporti del vecchio ponte, che essendo in cemento sono già in opera e non hanno subito danni.
Quei solidi supporti aspettano solo di poter fare ancora il loro dovere, evitando agli escursionisti che salgono in Capanna, di bagnarsi i piedi per attraversare il torrente Gallavesa.
Anticipatamente si ringrazia e si resta in fiduciosa attesa.
Lettera firmata