PASTURO – Intervento “particolare” nella notte tra lunedì e martedì per il Soccorso Alpino, chiamato dal gestore del rifugio Antonietta al Pialeral. Così è stata probabilmente evitata una tragedia. Protagonista dell’episodio una 41enne di Monza che arrivata al rifugio a un certo punto ha evidenziato agitazione. Ha dichiarato di voler raggiungere la Grigna pur non essendo per nulla attrezzata al trekking, tanto meno notturno, a parte il possesso di una piletta.
Senza scarponi, senza zaino, con borsetta e borsa si è avviata in salita. Il gestore Dario Pensa, vistala così in difficoltà, ha chiamato il Soccorso Alpino per evitare che la donna si perdesse sulle nostre montagne. Raggiunto al telefono oggi, riferisce sommessamente e con modestia: “Chiunque avrebbe letto la situazione”.
La squadra della Stazione Valsassina del Soccorso Alpino si è mossa in piena notte con sei uomini. Raggiunta la donna quasi alla Foppa del Ger, ha cercato di farle capire che era meglio tornare indietro, perché si stava incamminando verso i torrioni della Grignetta. A questo punto sono iniziate le invettive da parte della poveretta che si è messa a salire e scendere anche in zone pericolose dove l’erba bagnata della notte avrebbe potuto essere insidiosa.
I volontari con pazienza hanno iniziato una lunga trattativa, facendole notare il pericolo. Nel frattempo si era mosso anche il medico e alla fine, intorno alle tre e mezza, sono riusciti a riportare la monzese a Pasturo dove l’attendeva l’ambulanza che l’ha trasportata all’ospedale Manzoni di Lecco.
N. A.
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Foto di archivio