INTROBIO – Firmato a Introbio il documento d’intesa per la start up del Presidio socio sanitario territoriale (PreSST) della Valsassina, presenti l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, il direttore generale dell’Ats Monza Brianza Massimo Giupponi, quello dell’Asst di Lecco Stefano Manfredi, i sindaci della provincia di Lecco, rappresentati dal presidente Riccardo Mariani, quelli della provincia di Monza, rappresentati da Maria Antonia Molteni, il presidente dell’Ambito distrettuale di Bellano Cristina Bartesaghi, il coordinatore dei medici di Medicina generale e il presidente di Federfarma di Lecco Andrea Braguti.
La Valsassina sarà la prima realtà lombarda a sperimentare la realizzazione a pieno della nuova riforma sanitaria regionale pensata per l’integrazione tra i sistemi sanitario, socio-sanitario e sociale, assicurando così ai cittadini un percorso di assistenza adeguato ai singoli bisogni, garantendo la continuità e l’appropriatezza della cura.
“Superata la fase ospedalocentrica della sanità – spiega l’assessore Giulio Gallera -, raggiunto quindi un alto livello nelle prestazioni ospedaliere, con la riforma del 2015 e i PreSST si vuole risponde ai nuovi bisogni dei cittadini, che sempre più spesso si trovano ad affrontare non più la malattia acuta ma patologie più lunghe, anche di 30-40 anni. L’obiettivo è quindi farsi carico del cittadino, accompagnandolo con un lavoro di squadra dove istituzioni, servizio sanitario e medici di base lavorino in sinergia”. “Sono orgoglioso che in questa realtà – conclude l’assessore – si sia accettata la sfida dell’innovazione, lavorando insieme per migliorare il futuro dei cittadini”.
Con la firma odierna infatti Ats della Brianza, medici di medicina generale, Asst di Lecco, farmacie ed enti locali, si impegnano a consolidare su un territorio di circa 20.000 cittadini, quanto già realizzato in fase embrionale prima della riforma, e a sviluppare una rete di soggetti e servizi che prendano in carico, con un riferimento unico e in maniera integrata, persone le cui condizioni sono caratterizzate da fragilità, cronicità e disabilità, accompagnandole nella rete dei servizi.
L’intesa vede per la prima volta la collaborazione attiva tra soggetti programmatori (Ats e sindaci) e soggetti erogatori (Asst, medici, farmacisti, servizi sociali), facilitando al ricomposizione della domanda, l’accesso ai servizi e, attraverso un front office unico, evita il “pellegrinaggio” dei pazienti da un centro all’altro ad esempio per prelievi e prenotazioni.
La nascita del primo PreSST lombardo proprio in Valsassina è dovuto al fatto che nel nostro territorio già sono presenti collaborazioni che le aggregazioni dei medici di base hanno sviluppato negli anni, raggiungendo soluzioni organizzative ad elevata integrazione e complessità. Da parte degli enti locali vi è stata la disponibilità a collaborare con risorse e strumenti mentre l’Asst già garantisce prestazioni sanitarie di prossimità.