MARGNO – In corso di attuazione al cosiddetto parco faunistico delle Betulle i “decreti di liberazione” di tre cervi – una femmina e due novelli, capi giovani poco più che cerbiatti – di proprietà della Provincia e destinati visto il periodo quasi invernale a morte pressoché certa.
Sul posto gli animalisti di “Freccia 45” che per ore, fin dalle otto del mattino, hanno contestato l’operazione della Provincia di Lecco – autorizzata dalla Regione a compiere questa inopportuna “liberazione”. Una decina i dipendenti pubblici tra Polizia Provinciale e locale ed esponenti della ATS, pagati dunque con soldi dei contribuenti e impegnati in una liberazione che con la libertà ha solo l’assonanza; la questione sarà oggetto di azioni legali da parte dell’associazione guidata da Susanna Chiesa (la presidente di Freccia è sul posto), ma una volta abbandonati sul territorio i cervi faranno la loro fine mentre gli uomini litigheranno sulle loro carcasse.
ORE 11:08
Freccia 45 ha offerto di farsi carico dei cervi “da liberare” ma la proposta è stata respinta.
ORE 11
Si potrebbe andare avanti tutto il giorno, con i pubblici ufficiali impegnati a rincorrere i cervi per farli uscire dai recinti e gli animalisti che rimangono sul posto a controllare l’accaduto.
ORE 10:45
La “battaglia” (civile) continua: grazie all’intervento sul posto degli animalisti ed alla confusione generata dalla massiccia e inusuale presenza umana (in particolare di pubblici ufficiali), gli animali sono innervositi e non si fanno catturare per essere “liberati” (…).
Aggiornamenti a breve.
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