INTROBIO – Dopo Il gioco del Lasco e I tarocchi del Lasco, la scrittrice esinese Pinuccia Nasazzi dà alle stampe un secondo volume dedicato ai più piccoli sempre legato alla vicenda raccontata dal romanzo di Balbiani sul bandito della Valsassina.
“Lasco e il pretore di Introbio” segue il libro del 2015 “Lina e il prigioniero del Lasco”: anche questa volta si rinnova la collaborazione tra la Nasazzi e l’artista introbiese Chiara Combi e grazie al contributo del Bim (Bacino imbrifero montano) di Gravedona verrà donato ai bambini di Esino e di Introbio.
Splendidamente illustrato il nuovo volumetto presenta l’adattamento della storia in quella parte che riguarda Introbio, paese antico e stupendo, nel 1688 capoluogo della Valsassina, aveva una pretura con una piccola prigione per i furfanti. Il pretore d’Introbio aveva l’ordine di catturare il Lasco che si divertiva però a prendere in giro il magistrato e alla festa dei nobili Torriani a Primaluna riuscì a sottrarre il foglio con l’ordine di cattura. Prendendo spunto da una nota a pie’ di pagina nel libro del Balbiani, l’autrice delinea la fiaba del folletto della torre d’Introbio che si divertiva a tagliuzzare i vestiti della figlia del signor Rossi. I personaggi, Lina la figlia della strega di Tartavalle e i due cugini Andrea e Pinetto di Cortenova e Casargo, con agli animali del bosco e l’aiuto del folletto costruiscono un castello ad Introbio per le loro riunioni. Un castello che non poteva che identificarsi in Villa Migliavacca.
“Chiara ed io – spiega Pinuccia Nasazzi – crediamo che nel romanzo del Balbiani ci sia un grande tesoro per la Valsassina, e come spiegato nel progetto che ci ha visto vincitrici del contributo BIM continueremo a divulgare la storia di Lasco completando gli episodi che vedono coinvolti i paesi di Pasturo, Bellano, Taceno, Cortenova, Casargo, Margno. Lasco il bandito che fa emergere le bellezze dei nostri luoghi; Lasco l’antagonista della storia che con la sua crudeltà dà vita alla banda di eroi che salveranno la Valsassina”.
“Ci piacerebbe che questi libretti entrassero in tutte le edicole italiane a testimoniare oltre che alle bellezze naturali dei paesi anche la ricchezza culturale ed artistica, le memorie storiche e l’accoglienza turistica che per tradizione i nostri paesi offrono. Anzi, il massimo sarebbe riuscirne a realizzare un cartone animato”. Intanto è già in preparazione il terzo racconto, “Ugo e Celestina gli innamorati di Pasturo” e chissà che possa con questo volume realizzarsi il sogno del cartoon.