VALSASSINA – Barzio-Primaluna e ritorno: tre ore. Succede nel 2017, terzo millennio, al culmine della rivoluzione tecnologica e in uno dei paesi più sviluppati del mondo, in una regione ricca, tra le maggiori della vecchia Europa e del pianeta intero.
Succede che a fronte di una nevicata piccina picciò, pochissimi centimetri (a febbraio, circostanza certo non insolita, anzi), il sistema vada ko. Strade non perfette dal punto di vista della percorribilità, ma certo anche un bel po’ di impreparazione da parte di fin troppi automobilisti – per nulla attrezzati ma assai “sportivi” nell’affrontare vie piccole e grandi del nostro territorio.
Una storia emblematica ci viene raccontata nel pomeriggio:
“Sono partita da Barzio verso le due e mezza, ho incrociato alla “Fola” un incidente, c’era una macchina contro il muro ma anche un paio di pullman che bloccavano la strada e non si riusciva più a tornare indietro. Ho atteso pazientemente fin quando è stato possibile passare, a senso unico alternato. Poi dalla piana della Sagra fino a Primaluna qualche rallentamento ma niente di più. Al ritorno, una vera e propria odissea: da Pasturo in avanti una colonna unica, ferma a lungo e poi avanti a passo d’uomo e anche meno…. C’era un tappo tra le rotonde e Balisio, un disastro. Una volta ripresa la Fola sono rientrata a Barzio che erano le 5 e mezza.
Tre ore per questi pochi chilometri: ma si può???!!!“.
E la neve continua a scendere…