CASSINA VALSASSINA – Roberto Combi, sindaco di Cassina, non fa giri di parole e dopo i clamorosi episodi di disagio stradale registrati (ancora una volta) nei giorni scorsi in Valsassina, contatta VN e fa una proposta, semplice quanto concreta: “Bisogna organizzare dei punti di presidio, almeno un paio, per fermare chi tenta di attraversare le nostre strade senza essere adeguatamente attrezzato con gomme da neve, catene e quant’altro”.
Il tutto nasce dall’osservazione di un fenomeno ricorrente, mal sopportato e soprattutto evitabile. “Dobbiamo finirla di dire semplicemente che le nevicate sono previste, bisogna che la gente alla guida – siano automobilisti o conducenti di camion – si comporti di conseguenza. E se come succede ormai sempre non lo fa, va fermata”.
Ma in che modo, Combi?
“Penso che se siamo in grado di organizzare iniziative bellissime e costruttive come le spedizioni nei luoghi di eventi drammatici tipo terremoti eccetera, dovremmo poter prevenire il caos sulle strade, creando dei “filtri” diciamo così, dei presidi in punti tattici in modo da controllare chi è attrezzato e chi no, ed eventualmente rimandare indietro quei veicoli che se proseguono il cammino rischiano di creare il casino che c’è stato, ad esempio, venerdì scorso…“.
E chi dovrebbe intervenire, secondo lei?
“Io la vedo così: chiaramente per fermare qualcuno in strada ci vuole l’autorità necessaria – quindi Polizia Stradale o vigili o altri corpi dovranno comunque partecipare; ma ci sono tanti organismi che con dei volontari potrebbero collaborare in modo decisivo: per esempio Protezione Civile, Associazione Nazionale Carabinieri, Alpini… L’altro giorno a Barzio ho visto un rappresentante dell’ANC che indirizzava gli sciatori verso i punti attrezzati per parcheggiare, in occasione di grandi eventi c’è sempre chi dà una mano e qui parliamo di situazioni che si possono verificare due-tre volte all’anno. Quelle nevicate che come scrivete voi sono “abbondantemente preventivate” ma che pare quasi siano invece una grande sorpresa per tanta gente, troppa”.
Dove collocherebbe questi ‘filtri’?
“Sicuramente c’è un punto importante e molto grande che è il piazzale della Sagra, davanti alla Comunità Montana, ma prima ancora si dovrebbe far girare i veicoli senza gomme adeguate o catene all’altezza della discarica di Ballabio o al massimo nella zona del Tamoil. Chi mette in pericolo la circolazione e la sicurezza degli altri non deve proprio entrarci, in Valsassina…”.
Parole che troveranno certamente molta condivisione tra gli abitanti del nostro territorio. Ma non solo. Perché, come conclude Combi “Il danno non è solo ai singoli automobilisti, che restano bloccati magari tre ore come l’altro giorno: qua si crea disagio alle imprese, al turismo, all’immagine di tutta la zona. Senza contare che anche quegli stessi che si fermano e bloccano gli altri alla fine si fan danno da soli…”.