CORTENOVA – Avrebbe festeggiato cinquant’anni proprio nel 2017, ma la sua storia si ferma qui: addio (e stavolta lo è per davvero) all’asilo cattolico di Bindo, fondato mezzo secolo fa da un gruppo di privati. Da anni la piccola struttura nella frazione di Cortenova era in bilico, per una questione di costi: prima la lotta contro il tempo per riuscire a raggiungere un minimo di iscritti, poi la necessità di coprire il “buco” finanziario – pressoché fisiologico in realtà come queste -, infine la “stretta” da parte della Chiesa, sia locale sia a livello di Diocesi.
E proprio negli uffici amministrativi di Milano è andato in scena stamattina l’atto conclusivo della lunga storia della scuola dell’infanzia di ispirazione cattolica “Casa del bambino“. Giunti nel capoluogo con mezzi diversi, i rappresentanti dell’asilo e quelli della parrocchia che lo gestisce (economicamente parlando) si sono confrontati non senza momenti di una certa asprezza, “moderati” da esponenti della Curia. La non volontà di andare avanti è stata riaffermata per l’ennesima volta da parte del parroco di Primaluna don Marco Mauri e nonostante gli sforzi e la richiesta di prorogare almeno di un anno la sorte della scuola, la decisione è stata presa in via definitiva.
Salta così la scuola e con essa – oltre all’offerta educativa “confessionale” – anche qualche posto di lavoro.
Il modo peggiore di “celebrare” il cinquantesimo: chiudendo i battenti. Al di là delle motivazioni (strettamente finanziarie) della scelta, la vicenda non mancherà di suscitare nuove discussioni.