LECCO – Non si chiude la tormentata controversia relativa al disastro aereo costato la vita il 9 giugno del 2014 a tre persone (i coniugi di Abbadia Adele e Franco Gianola – quest’ultimo premanese di origine – e il pilota comasco dell’idrovolante precipitato Pietro Brenna – nell’immagine a destra).
Gli avvocati della famiglia Brenna si sono opposti infatti all’archiviazione dell’inchiesta: i legali Alessandra Colombo Taccani e Claudio Corengia hanno avanzato la loro tesi contro la proposta di archiviare del PM Cinzia Citterio, con riferimenti alle regole dell’Unione Europea.
Secondo la ricostruzione dei legali davanti al Gup Paolo Salvatore, andrebbe accertato che l’idrovolante caduto tre anni fa nella zona dei Forni fosse effettivamente a norma, soprattutto per le disposizioni dettate dalla UE, dichiarandosi contrari all’archiviazione nei confronti del rappresentante legale dell’AeroClub Como (proprietario del velivolo).
Alessandra Colombo Taccani ha avanzato anche dubbi sul fatto che l’idrovolante Cessna possedesse tutte le caratteristiche richieste per il trasporto di persone.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare Paolo Salvatore si è riservato la decisione se archiviare o meno, scelta che verrà compiuta nei prossimi giorni.
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DALL’ARCHIVIO DI VN:
IDROVOLANTE PRECIPITA A PREMANA
DECEDUTE LE TRE PERSONE A BORDO