TALEGGIO CONTAMINATO: ORA TOCCA A “PIACERE NATURALE”. DUE CASI IN UN MESE PER LA VALSASSINESE CAROZZI



BARZIO – Un altro lotto di taleggio dop a latte crudo della Carozzi Formaggi è stato ritirato dal mercato a causa della presenza di listeria.

Si tratta di un episodio non molto diverso da quello di inizio mese, con protagonista un prodotto in esclusiva per un marchio della grande distribuzione; in questo caso l’infezione da Listeria monocytogenes è stata riscontrata in un taleggio venduto in forme intere incartate singolarmente denominato “Piacere Naturale”.

Nel documento ministeriale – datato 15 settembre – si specifica che il lotto 04827 non va consumato e va “richiamato dal consumo”.

Il precedente richiamo del Ministero della Salute risale al 5 settembre, riguardava un prodotto preincartato il 22 agosto e assicurava un costante monitoraggio della situazione e controlli approfonditi anche su altri prodotti caseari. Ecco allora a distanza di dieci giorni un nuovo caso di contaminazione.

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La listeriosi è un’infezione che si trasmette prevalentemente per via alimentare e può avere effetti gravi nell’uomo. Il germe (Listeria monocytogenes), è un batterio largamente diffuso nell’ambiente, nel terreno e nelle acque di superficie, che tollera gli ambienti salati e le basse temperature (+2/+4°C). Alcune categorie di persone sono più a rischio di contrarre la malattia se presentano un sistema immunitario indebolito: anziani, neonati, donne in gravidanza, soggetti con altre malattie in corso che compromettono il sistema immunitario. Tuttavia anche i soggetti non considerati a rischio possono contrarre l’infezione e in qualche caso manifestare la malattia nella forma gastrointestinale. Il veicolo principale di infezione nell’uomo è il consumo di alimenti pronti al consumo (in inglese: RTE “ready-to-eat”) e di cibo crudo. Il batterio della Listeria si trova più comunemente sulla crosta di formaggi freschi molli, o in formaggi a base di latte crudo, salmone affumicato, carni fresche non stagionate, salumi, ma anche nei vegetali crudi. La cottura dei cibi uccide il germe, la conservazione in frigorifero no. Una persona affetta da listeriosi può manifestare i segni di una sindrome simil-influenzale caratterizzata da febbre e dolori muscolari, a volte preceduti da diarrea o altri sintomi gastro-intestinali. Nel caso di pazienti immuno-compromessi la malattia può evolvere in modo molto più grave con setticemia e meningite. Nelle donne in gravidanza la malattia può portare a complicanze anche gravi per la gestazione. I primi sintomi si possono rilevare anche a distanza di 70-90 giorni dall’assunzione di cibo contaminato.

 

Immagine di copertina tratta dal sito aziendale

 

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