CASARGO – Decisione storica quella del consiglio provinciale per le realtà alberghiere dell’alta valle e del lago. Il Cfp, la scuola alberghiera di Casargo, dovrà dotarsi di un regolamento per evitare che le proprie iniziative extra-formative vadano a creare casi di concorrenza e conflittualità con le attività esclusivamente commerciali.
In parole povere basta banchetti, rinfreschi, cene, eventi mondani, se queste possono trovare posto nei normali ristoranti. Il problema è noto da anni, nella scuola di Casargo, di proprietà della Provincia, da sempre si svolgono anche iniziative puramente commerciali (a destra il ritiro estivo dei giovani fondisti Fisi-Alpi Centrali). Avvantaggiata dallo status particolare – e dall’alto livello offerto dai propri studenti-stagisti – la scuola ha convogliato a sé diversi happening. Creando però i malumori dei ristoratori valsassinesi e rivieraschi.
La Provincia di Lecco a questo punto ha preso una decisione, e lo ha fatto all’unanimità dunque con il parere favorevole di tutte le forze politiche. Entro il 5 dicembre prossimo l’istituto scolastico dovrà dotarsi di una autoregolamentazione. Un “protocollo d’ intesa per regolamentare tutte le attività commerciali della scuola di Casargo sia con finalità pubbliche sia di carattere privato” che, aspetto non secondario, non verrà imposto dall’amministrazione Polano o dai fautori dell’ordine del giorno Micheli e Simonetti, bensì verrà composto a più mani dalle stesse realtà interessate.
Si accomoderanno al tavolo – e questa volta non per mangiare – i dirigenti dell’Istituto insieme alle associazioni di categoria. Prevedibilmente ne uscirà un testo che non chiuderà le porte della scuola ai clienti, ma limiterà questo genere di iniziative ai soli casi non esaudibili dai ristoranti locali, come ad esempio un numero troppo elevato di commensali che solo il grande salone del Cfpa può accogliere.
Non casuale la scelta del 5 dicembre come limite ultimo per l’adozione del protocollo d’intesa. Si intende infatti regolamentare concorrenze e sinergie prima del periodo delle feste. Una presa di posizione importante quella assunta della rinnovata assemblea di Villa Locatelli, a tutti gli effetti “titolare” della scuola. Dando ascolto alle necessità degli imprenditori si è deciso di reindirizzare l’Istituto verso la strada della formazione.
L’ordine del giorno che ha trovato il plauso dell’intero consiglio è stato firmato da Mattia Micheli (Libertà e Autonomia) insieme al leghista Stefano Simonetti. Un commento doveroso lo abbiamo però chiesto all’altro esponente di centro destra, unico rappresentate valsassinese in Provincia, Antonio Pasquini.
“Il Cfp di Casargo rappresenta un punto di eccellenza per la formazione dei ragazzi. Una scuola che merita di essere valorizzata e sostenuta da tutte le istituzioni pubbliche e non posso che esprimere il mio personale ringraziamento al direttore e ai suoi collaboratori per il lavoro e l’ impegno quotidiano -spiega Pasquini -. Al contempo ritengo che nell’interesse dell’intero territorio della Valsassina ed in particolar modo dell’Alta Valsassina, si debba sviluppare una proficua collaborazione con gli operatori turistici e le attività ricettive al fine di evitare sovrapposizioni o rischi di concorrenza sleale. L’obiettivo che ci poniamo è creare una maggiore sinergia fra il Cfp di Casargo e gli esercenti per questo il consiglio provinciale all’unanimità ha votato un odg che impegna il Cfp e le associazioni di categoria, a redigere, entro il 5 dicembre, un protocollo d’ intesa-regolamento per regolamentare tutte le attività commerciali della scuola di Casargo sia con finalità pubbliche che private“.
C.C.