CORTENOVA – Si sapeva che la PFA era in crescita quindi in evoluzione. La notizia di oggi è la AEG Group della famiglia Stucchi ha trovato l’accordo per la vendita della PFA Srl di Cortenova alla Bodega Spa di Cisano Bergamasco.
La realtà valsassinese conta quasi un centinaio di dipendenti e ha un fatturato di oltre 42 milioni di euro. I gruppi industriali si occupano entrambi di estrusione di alluminio e la cessione della totalità delle quote, oggi comunicata agli operai, dovrà essere perfezionata entro l’anno.
“L’accordo determinerà anche una importante partnership strategica ed operativa tra i due gruppi industriali, considerati i comuni obiettivi di crescita” spiegano dalla Holding di Olginate. Vantaggi per entrambe le aziende quelli prefissati. La Bodega G. & C. s.p.a. grazie a questa acquisizione consolida ed incrementa le sue dimensioni nel settore dell’estrusione di alluminio, garantendo alle maestranze della PFA s.r.l. un futuro di stabilità e sviluppo. Dal canto suo la AEG Group s.p.a, attraverso un importante piano di investimenti nella sua controllata AAG Stucchi, favorito anche da questa operazione, andrà a consolidarne la leadership tra i fornitori di componenti per il settore dell’illuminazione.
“Sono estremamente soddisfatto di questa operazione – rivela Aristide Stucchi, presidente dell’omonimo Gruppo – che, da una parte assicura a PFA ed alle sue maestranze un grande futuro di crescita all’interno di un importantissimo gruppo del settore, e contestualmente permette al nostro gruppo di procedere speditamente con il piano di sviluppo nel settore dell’illuminazione che già sta dando ottimi risultati, con crescite a due cifre. Le risorse derivanti da questa operazione ci permetteranno infatti di accelerare ulteriormente i piani di investimento senza tralasciare di sfruttare, ove opportuno anche con operazioni straordinarie, le importanti occasioni di espansione che il mercato dovesse presentare”.
“La partnership con Bodega S.p.A. – prosegue Stucchi – ci assicura inoltre un accesso preferenziale e prioritario al loro know how e alle loro risorse produttive. Questo di fatto ci permetterà di incrementare e migliorare l’offerta di prodotti legati agli estrusi in alluminio per il mondo dell’illuminazione, diventata già oggi una parte importante del nostro business”.
“Avevamo da settimane sensazioni che qualcosa fosse in atto, ma a metà settembre l’azienda ci convocò rassicurandoci che non stava accadendo nulla” rivelano Emilio Castelli (Fim Cisl) e Fabio Anghileri (Fiom Cgil). “Non capiamo il perché di quelle affermazioni a suo tempo ma ora che l’accordo è ufficiale chiederemo di capire quale destino aspetta alle decine di lavoratori”.