ALTOPIANO – Babbo Natale tira di nuovo la cinghia in Altopiano perché ai quattro Comuni è stato confermato il salasso del Fondo di solidarietà comunale, il pesantissimo prelievo di denaro che da anni mette in ginocchio le realtà cosiddette turistiche lasciando vuote le casseforti dei municipi, a vantaggio però dei vicini di casa.
Nel dettaglio l’erario tratterrà alle imposte di Barzio 1.667.198,79 euro, qualcosa come il 70% delle entrate Imu, a Cremeno 1.290.265,51 euro, a Moggio 1.084.730 euro e a Cassina 426.180,77 euro. Totale 4.468.375,07 di gettito Imu a cui i sindaci Ferrari, Invernizzi e i due Combi dovranno fare a meno.
Il FSC è nato nel 2013 sul solco del federalismo fiscale di due anni prima con la mission di limitare le disuguaglianze del gettito immobiliare tra città ricche e città povere. Tuttavia come spesso accade in tema di finanza pubblica si sono avverate le peggiori previsioni e il FSC si è rivelato subito un incubo per i piccoli paesi densi di seconde case. Da tempo si discute di una sua revisione ma il suo meccanismo a dir poco ambiguo è forse proprio ciò che ne rallenta la riforma. A fronte dei Comuni dissanguati infatti, altri nello stesso territorio ne traggono indubbio vantaggio (per fare alcuni esempi Premana riceve dal FSC circa 190mila euro, Primaluna 110mila, Pasturo tremila) facendo prevedibilmente svanire la creazione di un fronte comune capace di premere sul governo per un cambiamento del FCS.
I dati presi in considerazione sono ancora provvisori ma già tengono conto dell’intesa raggiunta nella conferenza Stato-città ed autonomie locali del 23 novembre 2017 e il Ministero delle Finanze li ha già resi noti per facilitare la predisposizione del bilancio di previsione 2018/2020 a ogni Comune sottoposto al FSC, quindi quelli delle Regioni a statuto ordinario oltre a Sardegna e Sicilia, mentre ne sono esenti Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e le Province di Trento e Bolzano.
C.C.