PRIMALUNA – Si chiamava Janett Doris Gutiérrez Cruz e avrebbe compiuto 47 anni il prossimo 14 luglio. A metà marzo, in tarda serata, intervennero a casa sua a Vimogno Vigili del Fuoco e ambulanza per soccorrerla. Tutti pensarono si stesse trattando di un nuovo episodio legato al Coronavirus; non fu così ma la conclusione si rivelò purtroppo ugualmente tragica.
La racconta a VN la figlia Daniela Elena: “Mia mamma è stata ricoverata a Gravedona ed è deceduta per problemi di salute il giorno dopo ovvero il 16 marzo. Mi sono allertata solo io, perché stava male già da un po’ ma in pochissimi giorni è peggiorata, dopo vari tentativi di chiamate ai 112, guardia medica, dottori alle 20.30 sono venuti – dalle 15 che chiamavo!”
“Noi abbiamo fatto un viaggio prima di tutto questo in Perù nella sua città natale, dove sono rimasta due settimane mentre lei due mesi. Quando sono partita lei dopo un paio di giorni è stata ricoverata in Perù per un insufficienza renale e dopo un paio di ore del ricovero ha avuto un attacco cardiaco per cui è stata in terapia intensiva 5/6 giorni, poi finalmente si è svegliata. Ritornata in Italia è stata male ancora, era andata giù a Lecco ed è stata ricoverata un giorno. Le hanno fatto il tampone, risultato negativo così poi l’hanno rimandata a casa… Nei giorni a seguire stava sempre più male e aveva pure contattato il suo medico di base, ma non ha avuto risposta. Quella domenica la videochiamo, come facevo ogni giorno, e l’ho vista orribile, non parlava, aveva una faccia sconvolta… Tutto il tempo vomito e diarrea così da disidratarsi e non rispondermi più al telefono!”.
La tensione cresce: “Chiamo alle 3 il 112 e mi rispondono che non potevano uscire e per prassi di chiamare la guardia medica, così faccio numeri verdi e tutto il resto senza trovare una risposta… in più volevano parlare con lei ma come faceva in quelle condizioni con la voce che non aveva? Fatto sta che dalle 15 che ho chiamato sono venuti tutti quanti alle 20:30 e mia mamma non riusciva neanche ad alzarsi dal letto“.
Quindi, il finale drammatico: “L’hanno portata a Gravedona, chiamo il giorno dopo per sapere come stava e il dottore che era lì il 16 marzo mi dice: La signora sta bene, è molto disidratata le stiamo dando la flebo ma è qui, non parla perché penso non parli italiano (quando in realtà è 20 anni che è qui ma essendo disidratata non riusciva ad esprimersi). Alle 15.30/16 mi chiamano sempre da Gravedona dicendomi che mia madre non stava bene e che è stata ricoverata per insufficienza renale con un arresto cardiaco. Le hanno fatto poi il test Covid-19 risultato negativo. È deceduta per problemi di salute che già aveva e si sono complicati tutti di un colpo, purtroppo“.
RedCro
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LA NOTIZIA SU VN, QUELLA SERA DEL 15 MARZO:
ALLARME A VIMOGNO: “SOCCORSO PERSONA”, SI TEMEVA CORONAVIRUS
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