Il Dizionario di toponomastica briantea, comasca e lecchese di Pierino Boselli definisce la Valsassina come un "lungo e arcuato solco vallivo percorso dal torrente Pioverna"; secondo il testo, già nel 1073 veniva chiamata "valle Saxna", mentre nel secolo XII il nome era "Vasaxena", nel 1388 era diventata "Vallis Saxina". Ma il nome che più assomiglia all’attuale Valsassina viene utilizzato dal secolo scorso quando veniva denominata "Val Sasna".
Per l’autore, il nome dipende sicuramente da una parola latina: "saxum" che vuol dire ovviamente sasso in forma diminutiva, dunque il nome Valsassina deriverebbe dalla frase: "piccola valle dei sassi". Viene quasi scartata l’ipotesi che il nome della Valle abbia origini da quello dal nome etrusco Sassina o di quello personale Saxo oppure di una famiglia sassone che ai tempi ha avuto il dominio della Valle.
Dunque: Valsassina deriverebbe della frase "piccola valle dei sassi".
Collegate alla Valsassina in generale abbiamo due paesaggi naturali: il Pioverna che attraversa la vallata e le Grigne che dominano il panorama della Valle dei sassi.
Il torrente per eccellenza della zona veniva chiamato nelle carte antiche "Piuverna", parola derivante dal latino plebs (pieve) da connettere con il fatto che il fiume lambisce la località di Primaluna paese localmente chiamato Pièff (la Pieve), dunque il nome del torrente deriverebbe dal detto: "le acque della Pieve", cioè il Pioverna.
La Grigna invece, sempre da quello che Boselli riferisce nel suo dizionario, avrebbe avuto la sua attuale denominazione da una questione fisica: secondo l’autore, "l’aspetto imponente e selvaggio della cresta dentellata della montagna", ha dato origine al nome proprio perché la cima sembra "digrignare" nel cielo come ridendo, (dal lombardo grignà, cioè ridere con rabbia, digrignando i denti).
Altro autore, Bottazzi, collega il nome Grigna al termine germanico gries (ghiaia, sabbia) per la composizione della catena montuosa.
Andiamo ora ad analizzare alcune delle località che fanno parte del territorio valsassinese. Iniziamo con Ballabio, primo paese che troviamo quando ci dirigiamo in Valle.
Il nome Ballabio (nel secolo XIII chiamato Balabio), avrebbe origine del nome personale "Bellus" oppure dal nome latino "Balabius". Altre ipotesi parlano di un’origine celtica, con l’unione di due termini: bala (villaggio) e bi (bàita), per finire potrebbe derivare da "balàbi" voce di alcuni dialtetti lariani e valtellinesi che vuol dire "ballatoio".
Sempre in territorio ballabiese incontriamo Balisio, cui origine risalerebbe secondo Boselli ad un nome personale (Belisio); nel 1097 una tale Belisia era moglie di un conte che frequentava la zona e da li sarebbe nato il termine Balisio.
Il nome della Valletta di Bongio presso Ballabio risalirebbe all’italiano antico e vorrebbe dire "pesce d’acqua dolce" mentre Caldone (torrente) avrebbe origine dal fatto che le sue acque un tempo erano calde per poi divenire fredde.
Senza commenti l’origine della località Casere, (luogo dove si fabbricava il formaggio) mentre Frasna, un’altra valletta di Ballabio deriva della presenza del noto albero delle Rosacee. Il torrente Gera invece prende il nome della ghiaia presente nel suo letto.
Il nome Morterone, infine, avrebbe origine dal latino "mortarium" (acqua stagnante) oppure dal termine latino "murtus" (mirto) per l’alto numero di piante cespugliose presenti nel territorio.
Nella prossima puntata parleremo dell’origine dei nomi delle località dell’Altopiano valsassinese: Barzio, Moggio, Cremeno e Cassina Valsassina.