Crisi: i metalmeccanici della Valle soffrono ancora



E’ iniziato un nuovo anno, l’economia valsassinese lascia alle spalle dodici mesi neri, di sofferenza e difficoltà in tutti i sensi e in tutti i settori, colpa di una crisi mondiale che secondo gli esperti non fa cosi tanta paura ma comunque è ancora li, come una specie di ospite indesiderata. I sorrisi di alcuni lavoratori che erano rientrati da mesi di cassa integrazione in una delle tante ditte in difficoltà del territorio valsassinese lasciavano ben sperare, ma l’allegria e soprattutto il viso sorridente si son tramutati in un volto preoccupato per il futuro, ancora incerto, quando dopo tre giorni è comparso appeso alla bacheca degli avvisi in fabbrica il nuovo comunicato con le ore di cassa integrazione per la prossima settimana.

Questo aneddoto è l’esempio della situazione economica e lavorativa per centinaia di lavoratori valsassinesi, che dopo un 2009 nero, vivono con paura e tante incertezza i primi mesi del 2010.

Pierangelo Arnoldi, della Fim Cisl di Lecco (>>> foto) che segue le ditte metalmeccaniche della Valsassina ci conferma che la situazione, dal suo punto di vista "non è migliorata ma nemmeno peggiorata rispetto all’anno scorso", "e con i tempi che corrono" aggiunge, "questa potrebbe essere una bella notizia".

Il settore con più problemi continua ad essere quello metalmeccanico, altri come l’alimentare stanno vivendo un momento nella norma, che in alcuni casi comporta addirittura nuove assunzioni, mentre l’edilizia è riuscita finora a trovare scappatoie per continuare a sopravvivere.

"A livello generale c’è un leve miglioramento, ci sono meno richieste di cassa integrazione ordinaria, non ci sono ditte che hanno, per ora, chiesto la cassa straordinaria" commenta Arnoldi, "anche le imprese familiari, quelle piccole, possono ancora andare avanti, pur soffrendo, soprattutto perché le medie aziende hanno portato in molti casi nelle loro fabbriche il lavoro che prima facevano gli artigiani; comunque si respira ancora".

Segnali allarmanti non ce ne sono, sarà senz’altro un 2010 molto difficile, ci si aspetta un miglioramento per le ultime settimane prima delle ferie di agosto, ma tutto va preso con le pinze perché la situazione non è molto chiara.

"Noi come sindacato stiamo monitorando continuamente lo stato delle cose" ed è proprio questo che al momento sembra la cosa migliore da fare: controllare e vedere la situazione dall’alto per capire se nel tunnel della crisi, che ormai dura di più di un anno, si vede la luce. Per ora di luce, almeno nel settore metalmeccanico, se ne vede poca. Ma si spera per il bene di tutta la collettività che questo chiarore arrivi al più presto per poter finalmente vedere nei già sofferenti visi dei lavoratori un bel sorriso di speranza.

 

 

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