Ciao Antonio. Il CAI di Introbio ricorda il rifugista Mariani



Ricordiamo Antonio come una persona dedita al suo lavoro di “capanatt”. Nel 2007 era diventato gestore del rifugio di proprietà del nostro C.A.I., con la sua passione per il lavoro era riuscito ad attirare una numerosa clientela e a crearsi un suo giro di amanti della montagna. Alcuni soci del C.A.I. erano soliti a salire a trovarlo in settimana, solitamente al mercoledì, giorno di apertura settimanale, anche per aiutarlo in piccole faccende; da fare ce n’era sempre: preparare la legna per la stufa, curare il funzionamento degli impianti del rifugio, come acqua e luce, ed altri piccoli lavori di manutenzione.

Dare una mano ad Antonio diventava un piacere, più che un impegno. Lo ricordiamo così: persona affabile, attiva, con mille risorse, entusiasta del proprio lavoro, pur faticoso ma che realizzava il suo sogno che si portava dentro da tanti anni, quello di fare il gestore di un rifugio di montagna, di fare il “capanatt”, come diceva lui.

Siamo vicini alla sua famiglia, alla moglie Laura, ai figli Simone e Giada, a cui esprimiamo il nostro cordoglio e salutiamo il nostro gestore ringraziandolo per tutto quello che ha fatto in questi quattro anni: “ciao Antonio”.

 

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