Linkem, sale la protesta in Valle Allo studio una manifestazione



Partiamo da quest’ultimo aspetto. Sul social network, il gruppo "DISDETTE LINKEM – ORGANIZZIAMOCI PER PROTESTARE O TROVARE UNA SOLUZIONE" sta discutendo il progetto di protestare davanti alla sede della Comunità, "facendo in modo che i giornali ne parlino, e che i politici si assumano le loro responsabilità e ci dicano dove sono finiti i soldi".

Sulle cessazioni del servizio di Linkem e sulle conseguenze, ecco il testo integrale della email arrivata alla redazione di Valsassinanews.

Egregio direttore,
il nuovo anno è iniziato nel nostro territorio con una notizia che trovo incredibile.

A partire da Barzio, il gestore per la connettività internet che opera per conto della nostra Comunità montana ha incominciato a cessare il servizio. Per la fine di marzo, tutto il nostro territorio si troverà privo di un servizio ormai ritenuto essenziale. Non solo per i singoli utenti, ma soprattutto per le aziende, che si ritroveranno prive di un servizio cui non possono rinunciare.

Tutto ciò avviene in tempi già difficili e in un mondo economico che corre sempre più veloce.

Il problema grave è che l’ente pubbico, che ha investito un sacco di denaro (si parla di ben un milione e duecentomila euro: soldi nostri) per dare risposte concrete al digital divide, pare essersi volatilizzato e completamente disinteressato ad una questione cruciale per il nostro territorio.

Immagino che i problemi legali legati al contenzioso tra Comunità montana e Linkem fossero ben presenti ai nostri politici. Che non hanno preso nessuna iniziativa, a quanto se ne sà, per offrire il servizio ad altri gestori, in modo da non lasciare al buio gli utenti. Sperando forse che il libero mercato fosse in grado di risolvere in tempi brevi un problema di tale portata.

Mi piacerebbe dunque che i nostri amministratori rispondessero a qualche domanda che molti oggi si pongono.

1) Quanto è costata alla collettività questa operazione?
2) Che fine faranno gli impianti dismessi?
3) Perché nessuno è stato chiamato a prendere il posto di Linkem?
4) Siete così sicuri che i due operatori rimasti siano in grado di rispondere in tempi brevi a
centinaia di richieste di installazione, e che la qualità del servizio erogato risponda agli standard attuali?
5) Chi fornisce la connettività alla Comunità montana e quando ha cambiato operatore?
6) I funzionari che hanno gestito la cosa, non hanno nessuna responsabilità?
7) Sono gli stessi funzionari che hanno gestito le famose telecamere, da Giumello a Barzio, buie da anni? E già che ci siamo: quanto sono costate le telecamere?
8) E se Linkem dovesse vincere la causa….?

Mi fermo qui. Spero che qualcuno risponda. E che queste domande non siano ritenute impertinenti.
Sono comunque domande che in molti si fanno. Le risposte che i cittadini si danno da soli spesso o di un’istituzione importante per un territorio come il nostro. Spero che i nuovi amministratori ci convincano del contrario.
Soprattutto attraverso la trasparenza.

(lettera firmata)

 

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