Fonti sindacali vedono un leggero segnale di ripresa nell’economia valsassinese in questi primi tre mesi del 2010. Il trend è positivo, afferma Pierangelo Airoldi, rappresentante sindacale Fim- Cisl in Valle, anche se "il malato è ancora convalescente e a rischio ricaduta".
Tra le ditte valsassinesi, non ci sono state nuove richieste di cassa integrazione ordinaria, alcune hanno finito le 52 settimane e hanno fatto rientrare i cassintegrati, altri non hanno più fatto richiesta, diciamo che la situazione è in "stand by, aspettando l’arrivo delle ferie, in molti attendono che arrivino queste per capire veramente qual è la situazione; saranno dunque mesi di attesa per l’industria".
E’ vero che la situazione attuale non è come quella di metà 2009, qualche luce si vede, gli ordinativi pur essendo molto scarsi hanno migliorato, il mercato inizia a muoversi lentamente; un segnale incoraggiante arriva proprio dell’andamento dei prezzi che sono in risalita – segnale chiaro che la richiesta di prodotti, soprattutto nel settore metalmeccanico, sta aumentando.
Dunque, secondo Arnoldi, il 2010 potrebbe essere l’inizio della fine di una crisi senza precedenti in Italia, nel mondo e in Valsassina; le migliorie a livello di mercato, la mancata richiesta di nuova cassa integrazione da parte delle aziende, cosi come alcune assunzioni in altri settori come quello alimentare lasciano intravedere la possibilità di un’uscita, anche se, come afferma il sindacalista, il malato deve ancora guarire del tutto.
Segnali negativi invece arrivano dal fronte contratti, specialmente nel settore metalmeccanico dove molte aziende hanno scelto di non rinnovare gli accordi aziendali, rimandando tutto al 2011 in attesa che si firmi a livello nazionale il contratto delle piccole e medie imprese (quello Confindustria è stato siglato).
A soffrire dunque sempre gli stessi: gli operai, che sono protagonisti diretti della crisi con taglio di straordinari, cassa integrazione e paura continua di perdere il posto di lavoro. Ora si somma anche il mancato raggiungimento in alcune aziende del rinnovo contrattuale… In definitiva, come diceva il titolo del film… la classe operai va in paradiso…. ma prima dovrà soffrire le pene dell’inferno.