Controlli a raffica a Bindo: quegli Alonso della Valsassina…



Il nostro articolo riportava la notizia dei controlli sempre più presenti nel centro abitato di Bindo nella zona della galleria sotto la frana indicando orari e modalità degli stessi. Un nostro lettore che si è firmato "Un amico" ci ha mandato una mail a riguardo molto colorita ma allo stesso tempo dai toni duri celati a volte dietro un sottile velo di ironia che in questi casi non guasta mai. Riportiamo quindi per intero la mail giunta in redazione questo sabato nel bel mezzo della notte; anche il nostro amico, che ringraziamo per la missiva, a quanto pare fa le ore piccole davanti al proprio computer…

In riferimento all’articolo “Controlli a raffica a Bindo” e a “Dossi, cartelli luminosi o semplicemente limiti di velocità più chiari aiuterebbero gli automobilisti e la sicurezza in quel tratto di strada: prevenire è meglio che curare, si dice…”.
È verissimo ma, dossi, cartelli luminosi o semplicemente limiti di velocità più chiari aiuterebbero gli automobilisti e la sicurezza in quel tratto di strada, ma non riempirebbero le tasche degli amministratori locali in crisi di introiti. Siamo tutti concordi sul fatto che se ci fosse più prevenzione non ci sarebbe la necessità di utilizzare telelaser o altre diavolerie ma i cartelli vengono posizionati dalla Provincia, la strada d’altronde è sua, e i comuni sicuramente in questo periodo di vacche magre non fanno sicuramente il tifo per le ditte di carpenteria leggera che costruiscono segnaletica stradale, bontà loro.

Ci troviamo quindi al solito bivio, i comuni che hanno bisogno di qualche soldino e che, più che legittimamente, esercitano il loro diritto a far rispettare il codice della strada, e il cittadino che, a bella posta male informato, rischia il mensile per colpa di chi non lo vuol informare.
Ora, ovviamente chi fa lo Shumacher, o l’Alonso se preferite, sulle nostre strade va punito ma credo che gli si debba dare anche una mezza medaglia, o una coppa, a piacere. A 130 all’ora con il fondo stradale che ci ritroviamo in Valsassina? Buche che ci si potrebbe far galleggiare una portaerei, cunette, fossi, parapetti inesistenti, per non parlare degli allagamenti che puntualmente si verificano non appena fanno due gocce di pioggia …Direi che a chi ha realizzato quel record si potrebbe consigliare di insidiare il posto a un qualsiasi pilota di rally del campionato del Mondo, in Finlandia, dove le strade sono sterrate per principio, le buche le si conta sulle dita di una mano, qui da noi non sarebbe sufficiente un calcolatore dei più sofisticati.

In questo periodo di elezioni, momento in cui tutti i politici fanno i brillanti, in tutte le trasmissioni locali e nazionali, facendosi anche schernire dai vari conduttori, che si fanno vivi in manifestazioni che probabilmente reputano delle mostruose rotture di scatole, eccetera, bisognerebbe che firmassero delle cambiali in bianco con scritto che so, “Mi impegno a far riasfaltare le strade della Valsassina”, o cose di questo tipo e, nel momento della elezione mettergliela sotto il naso tutti i giorni che nostro Signore manda in terra, fino a che la promessa non venga mantenuta.

Sono solo sogni di chi sa che 50 anni fa era stata promessa un strada comoda da Lecco a Ballabio e che puntualmente 45 anni dopo è stata costruita, esattamente dalla parte opposta da quella dove si è sviluppata la zona industriale della Valle, altra dimostrazione che a guardare avanti si è rimasti in pochi.

Un consiglio alla Polizia Locale, chiudete magari un occhio su chi fa 65 o 70 all’ora invece di 50, e bastonate a piacimento quelli che al venerdì, sabato e domenica sera circolano con più alcool che sangue in vena, per non parlare di altre sostanze, riempireste maggiormente le tasche delle amministrazioni e togliereste dalla strada dei pericoli reali e non i soliti poveri  diavoli che hanno già abbastanza da tribolare per la crisi economica.


 

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