Il tutto nasce dal recente episodio relativo a un bar che avrebbe somministrato vodka a dei minori. Ma non solo. Per evitare che possano ripetersi fatti come questo, il Comune ha inviato una lettera ai titolari di tutti i pubblici esercizi del territorio, con i Carabinieri in copia. Auspicando in questo senso che l’amministrazione non debba arrivare a prendere misure nei confronti dei locali; altrettanto è innegabile sia riconosciuto loro di contribuire positivamente a dare dei servizi al paese oltre che ad essere validi centri di aggregazione e di confronto per i premanesi oltre che di ristoro per coloro che arrivano in paese come turisti o per lavoro.
Nella questione vengono chiamati direttamente in causa anche i genitori: si chiede maggiore attenzione da parte loro verso i figli minorenni, a tutela della loro salute ed incolumità. Il rapporto dei giovani con l’alcol è un tema e un problema sociale molto delicato, che ovviamente non interessa solo Premana e quindi potrebbe essere portato all’attenzione delle associazioni, della parrocchia e di tutte le famiglie con figli minorenni e non solo. E lo stesso Comune si augura che possa seguirne qualche dibattito od incontro con tutte le parti interessate.
Il problema comunque non riguarda solo l’uso (e abuso) di alcolici: il Comune ha sollecitato infatti gli esercenti a vigilare sul decoro e la tranquillità all’esterno dei locali pubblici, al rispetto degli orari di chiusura e ancora ha invitato a controllare che i clienti non intralcino la circolazione stradale. Nella missiva ai bar, l’amministrazione premanese usa un tono cortese ma fermo e richiama più volte tutti al rispetto delle regole. Facendo capire che la cortesia potrebbe finire presto, passando dalle lettere generiche a possibili "spiacevoli provvedimenti restrittivi".