“Solo chi ha provato il disagio di rimanere ‘imprigionato’ con l’unica alternativa della pericolosissima strada della Valvarrone può capire cosa significhi questa chance di poter ripercorrere la Provinciale, pur con tutti i limiti del momento”. Il primo cittadino di Premana è dunque felice per lo spiraglio aperto ieri, ma non nasconde tutta una serie di difficoltà collegate alla situazione venutasi a creare dopo la frana del 31 marzo. “Intanto non sappiamo quando si concluderanno gli interventi” dice Bertoldini “perché nell’ordinanza della Provincia si parla di fasce orarie di chiusura e apertura ‘fino a termine lavori’. Poi, specie se i tempi andranno per le lunghe, credo sarebbe opportuno posizionare dei semafori che regolino il transito in modo alternato; la visibilità c’è ma è chiaro che si rischia qualcosa. Di notte potrebbero anche essere lampeggianti, poi non so se magari nel frattempo ci stanno già pensando”.
In definitiva, il pensiero del sindaco è lo stesso di molti premanesi. E si può sintetizzare così: meglio di niente. “L’impresa deve poter continuare i lavori, ma era assolutamente insostenibile la situazione venutasi a creare prima; ripeto, quella della Valvarrone non è una alternativa, anzi. Personalmente ritengo che percorrere quella via tortuosa sia più pericoloso che passare sotto alla frana sulla Provinciale…”.