Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice all’iniziativa promossa dal Comune di Primaluna intitolata "La giornata delle piante". I bimbi delle elementari insieme alle maestre si sono recati al predio situato accanto al campo sportivo di Barcone in riva al Torrente Pioverna dove li aspettavano l’assessore all’agricoltura Rino Pomi e il consigliere Alessandro Cattaneo, insieme a due collaboratori.
Schierate lungo la staccionata c’erano trentatré piantine di noci (una per ogni bimbo nato nel 2009, ha spiegato Pomi). Dopo una merenda offerta dal Comune, i bimbi, che non aspettavano altro, hanno interrato le piantine con allegria ed entusiasmo.
Come ringraziamento l’allegra comitiva ha cantato una canzone legata all’evento e se ne è tornata a casa felice e contenta.
GLI ALBERI DI NOCE (contributo di Luigi Galperti)
Il noce è un albero che raggiunge normalmente i 15 metri di altezza, abbastanza longevo con un tronco robusto e diritto e la corteccia grigia e liscia che si fessura con l’età. Le foglie sono composte da 3-5 paia di foglioline con una apicale.
I fiori si distinguono in maschili e femminili e sono portati dalla stessa pianta.
Il frutto è una drupa leggermente ovale, composta dal mallo esterno di consistenza carnosa e dalla noce legosa esternamente che protegge il seme detto gheriglio, ricco di olio e commestibile.Originario dell’Asia centro-occidentale e stato introdotto in tutta Europa già in età antichissima e si è facilmente naturalizzato. In Italia è diffuso su tutta la penisola a quote che vanno dal liovello del mare fino intorno ai 1000 metri.
Notevole è l’importanza economica del noce, sia per il legno che per il frutto. Il legno di colore bruno scuro, a volte nero, viene apprezzato per le sue variegature e usato in lavori di ebanisteria e nella costruzione di mobili di lusso. L’olio di noce si utilizza per uso alimentare, medicinale e industriale, mentre il legno e la corteccia sono ricchi di tannino.
Ottimo combustibile fornisce un carbone eccellente. Con i frutti immaturi si prepara un liquore pergiato chiamato nocino.
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