Il Vecchio Comballo in collaborazione con l’Associazione Banlieue e la Parrocchia di San Lorenzo in Muggiasca ha messo in scena la presentazione di un video sulla resistenza in Valsassina presso S. Grato: un bellissimo scenario che in questo 25 aprile ha attirato molti spettatori che hanno riempito la piccola chiesa; molti infatti hanno dovuto assistere alla presentazione dall’ingresso o poco fuori la chiesetta.
Una rappresentazione durata circa un’ora che ha riproposto immagini toccanti della Brigata Fratelli Rosselli e del lungo combattere e peregrinare dei primi nuclei di partigiani in Valsassina. Quest’anno la manifestazione è giunta alla sua decima edizione.
I primi gruppi di partigiani, spiegava il video, si formarono in Valsassina dopo lo sfaldamento dello stato, quando i soldati vennero abbandonati e lasciati al loro destino, essi trovarono le loro prime vie di fuga e di rifugio sulle montagne come per esempio in Valvarrone, Val Biandino, Piani di Bobbio e Piani d’Erna.
Presentate durante la rappresentazione delle guide che ripercorrono proprio questi sentieri della resistenza sui monti della Valsassina .Il percorso della 55° Brigata Rosselli parte da Introbio per finire a Bondo in val Bregaglia, altre passarono da Lecco e per la Grigna come per esempio la Brigata Cacciatori che ha vissuto nelle valli alle spalle di Mandello. Davvero tante le vie segnate dai partigiani che partendo dalla pianura salivano in montagna; lungo questi sentieri ed in molti luoghi strategici sono state posizionate delle targhe a ricordo di chi ha combattuto ed è morto sulle nostre montagne per liberare l’Italia dalla dittatura nazifascista.
Sotto: un video della presentazione, le guide (cliccando sulle immagini si apre la scheda
informativa dal sito 55rosselli.it) e una foto della chiesa di S. Grato durante la rappresentazione