Ci sono anche gli alunni del plesso di Primaluna tra i 325mila studenti di scuole elementari sparsi tra le 8 regioni e 2 provincie autonome aderenti al progetto “Frutta nelle scuole”. Il progetto, proposto dal ministero delle Politiche Agricole e Forestali e finanziato interamente in collaborazione con l’Unione Europea si propone di portare frutta biologica “pronta all’uso” tra gli alunni compresi tra i 6 e gli 11 anni.
Frutta gratis quindi per i bambini di Primaluna, che per venti giorni tra aprile e giugno lasceranno a casa merendine ipocaloriche e patatine fritte e troveranno a scuola 150 grammi di frutta a produzione biologica e integrata, distribuita già sbucciata, tagliata e pronta al consumo in confezioni monodose. Sono previste distribuzioni di mele, arance, kiwi, fragole e pere.
Inoltre l’iniziativa non si limita alla sola distribuzione, ma gli alunni impareranno a conoscere i vari frutti, i loro contenuti nutrizionali e le stagionalità delle produzioni, in modo da indurre un comportamento alimentare più corretto per combattere il sovrappeso, problema per almeno un quarto della popolazione scolare italiana.