Delle foto scattate questa domenica testimoniano come malgrado il tempo trascorso la slavina del febbraio 2009 abbia lasciato un impronta difficilmente cancellabile nell’ambiente coinvolto: una valanga enorme come non la si ricordava da anni, partita da poco sotto la vetta per scendere a valle con un fronte eccezionalmente largo e devastante. Per fortuna nessuno rimase ferito anche se alcuni escursionisti ci andarono davvero vicino come testimonia il video di Dario Pensa praticamente dentro la valanga.
Nonostante sia passata l’estate scorsa, la neve di quest’inverno e la primavera inoltrata di quest’anno, le piante portano ancora il segno dell’immensa violenza del fronte di neve; pur essendo ancora vive e con foglie appena sbocciate grazie alla nuova bella stagione, sono piegate inequivocabilmente nel senso di discesa della slavina lungo tutta la sua corsa.
La parte più impressionante, quella nelle nostre foto sotto, rimane quella vicina all’alpe Pialeral dove la slavina passa davvero vicina alle baite seguendo la discesa di un canalone a pochi metri dalle abitazioni.
Nelle foto i segni della slavina sulla vegetazione dell’Alpe Pialeral