”In mezzo scorre il Pioverna”: che esperienza per le quarte elementari della Valle



Cassina Valsassina, Pasturo, Introbio, Primaluna, Cortenova e Bellano, per un totale di circa 120 bambini, sono i paesi lungo il torrente le cui scuole primarie che hanno partecipato al un progetto didattico-educativo “In mezzo scorre il Pioverna”. Un lavoro durato un anno scolastico, affrontato in scala di bacino (quello del Pioverna, appunto), che ha approfondito il ciclo artificiale dell’acqua, ossia alle modifiche operate dall’uomo al corso naturale, focalizzando l’attenzione sulla necessità di una gestione oculata e sulla stretta relazione fra causa effetto, fra ciò che accade a monte e le conseguenze rilevabili a valle. Si è così consolidato così anche il concetto di “acqua come fonte di vita”, da utilizzare parsimoniosamente e rispettare perché profondamente relazionata alla nostra esistenza e bilancere degli equilibri ecologici del pianeta.

Per raggiungere questi obiettivi,  ogni scuola partecipante ha preso in esame il proprio tratto comunale di Pioverna, analizzandolo sotto distinti punti di vista, con la guida degli insegnanti, ma anche di operatori esperti coinvolti dal Parco, artefice del coordinamento generale.

I ragazzi hanno risposto in modo creativo, producendo plastici, cartelloni, presentazione powerpoint (pc) musicali, video. Quindi se alle spalle c’è ricerca e approfondimento alla foce di tutto questo lavoro, sono stati messe in campo creatività e capacità espositiva. In questo aiutati anche da due artisti l’afrobarziese Afran – Francis Abiamba e la moglie Giovanna Macrì.

Tre sono stati i momenti chiave dello sviluppo del progetto: il primo incentrato sulla documentazione storica raccolta in autonomia dalle scuole, attraverso vecchie testimonianze e la “fotografia” dello stato attuale del Pioverna e del suo bacino di riferimento, si è così potuto delineare un quadro di informazioni a confronto fra ieri e oggi per ogni sezione del torrente analizzata da ognuna delle sette classi. Un artigiano di Cortenova Domenico Benedetti detto Celsi ha addirittura ricostruito in scala una fornace alimentata idraulicamente, che è poi lo storidco motivo (il veloce scorrere del Pioverna) per cui quell’area della Valsassina è densa di industrie metalmeccaniche

In parallelo esperti ed abili artisti, coinvolti dall’Ente Parco, hanno seguito ciascuna classe nella realizzazione di un plastico rappresentante la morfologia della sezione di Pioverna che interessa il proprio comune di appartenenza.

Il terzo momento ha visto la collaborazione di biologi e naturalisti che hanno supportato i ragazzi nell’indagine scientifica: ogni classe si è fatta carico dell’analisi dell’acqua del “proprio” tratto comunale, stimandone lo stato di qualità attraverso la valutazione di alcuni parametri biologici di riferimento.
Grazie ad un approccio multidisciplinare i partecipanti hanno integrato la conoscenza del proprio territorio, in particolare del torrente Pioverna e del suo bacino di riferimento, approfondendo aspetti storici, scientifici, ma anche quelli legati alla sfera iammaginativa e creativa. Quasi a sottolineare questo passsaggio ogni classe ha ricevuto in premio per il lavoro svolto un kit di analisi delle acque studiato dall’Università di Milano Bicocca a misura delle scuole. Nella borsa consegnata altro materiale tra cui un libro con tutte le varietà di fiori della Valsassina pubblicato dalla Banca di credito cooperativo (BCC) di Cremeno.

Per concludere il lavoro svolto da ragazzi e docenti nell’ambito del progetto “In mezzo scorre il Pioverna” e confrontare i risultati ottenuti, si è tenuta oggi una mostra finale con l’esposizione degli elaborati delle sette classi presso la sala Pensa nella sede del Parco, in Via Fornace Merlo a Barzio. A dare il bevenuto e il saluto ai partecipanti il Presidente della Comunità Montana Alberto Denti e l’Assessore ai Parchi e all’Ambiente Davide Combi. La mattinata si è snodata attorno all’illustrazione delle creazioni prodotte da ciascuna classe connesse al tema e alla premiazione finale degli elaborati. Chi desidera verdere questi interessantissimi lavori – davvero belli – può visionarli per tutta la prossima settimana (da lunedì – venerdì) tra le 9:00 e le 12:00 e nel pomeriggio tra le 14:00 e le 17:00. Al di fuori di questi orari conviene mettersi d’accordo telefonicamente chiamando in Comunità Montana (0341-910144).

 

 

 

 

(foto di Nadia Alessi – Copyright Esseti Media 2010. Tutti i diritti riservati)

 

 

 

 

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