Matteo Alborghetti introduce il tema della serata: le attività commerciali locali comincino a considerare la chance di realizzare un consorzio modellato a guisa della brillante iniziativa di Alta Valle e volto a valorizzare e promuovere le caratteristiche sopraffine del nostro Altopiano. Il sodalizio affiancherebbe la IAT che approderà in località La Fornace in concomitanza con uno sviluppo della località stessa e non appena sarà possibile garantire i servizi oggi richiesti dalla normativa a questo tipo di realtà.
Affiancano il consigliere barziese Alborghetti, Egidio Magni, presidente dei commercianti Valsassina e Fabio Dadati, assessore provinciale al turismo e allo sviluppo economico, che conduce il confronto con i commercianti accorsi numerosi e curiosi di intuire le sorti dello storico APT barziese e le prospettive future di turismo e Valsassina.
Il discorso di Dadati inquadra la questione valsassinese nel più ampio ambito provinciale e regionale garantendo la considerazione della giunta Nava nei confronti delle prerogative e delle potenzialità del nostro territorio, che accanto al lago si conferma essere tra le mete lecchesi per le quali vale la pena di spendere parole e investire. L’assessore parla delle pubblicazioni realizzate, del progetto di un portale vetrina di brianza, lago e montagne lecchesi e della valorizzazione di una rete di sentieri curati, attrezzati e collegati alla promozione dei comparti agricolo ed enogastronomico locali.
L’opportunità che contraddistingue le società private o miste dagli enti pubblici è la possibilità che le prime hanno, di promuovere pacchetti di servizi turistici integrati sulla scorta di iniziative similari già in atto in altre regioni d’Italia.
Piergiorgio Ruffinoni rivela come il traferimento di una struttura sorta proprio laddove in tempi non sospetti la valle ha cominciato a fare del turismo appaia quantomeno contronatura, sebbene la discussione nata in seno ad una proposta del genere possa ridestare Valsassina ed Altopiano dal torpore della rendita di cui vive da ormai troppi anni. Di simile avviso anche il Sindaco di Cremeno, Fabrizio Valsecchi, che conferma tanto la completezza dell’offerta valligiana quanto la sua mancanza di coordinazione e dunque la necessità di un confronto costruttivo come quello suscitato della discussione IAT.
Un discorso ancora in fase embrionale che evidenzia potenzialità e carenza e che rimane ancora tutto da definire e impostare.
La serata si interrompe bruscamente e termina nel peggiore dei modi con il grave malore e la morte di Giorgio Moneta, intervenuto per dare il suo contributo ad una discussione evidentemente a lui molto cara.