Domani, 21 giugno, comincia l’estate. Commento possibile: una triste risata. Chi ci crede? Temperature bassissime, precipitazioni continue, addirittura la neve (fresca fresca) sulle Grigne. Tutti fenomeni già visti, per carità. Ma che colpiscono anche perché, dal punto di vista economico oltre che da quello squisitamente della percezione personale, la cosa inizia a farsi pesante. Da un rapido giro di commenti, parecchi commercianti – soprattutto quelli collegati al turismo – si lamentano per una stagione già parzialmente compromessa proprio dal maltempo.
Primavera piovosissima, tanti fine settimana rovinati dalla pioggia e dai temporali; e per molti esercenti sono proprio i week end tra maggio e settembre a fare la differenza. Poi c’è l’altro aspetto: la malinconia indotta, i giorni neri per i metereopatici… Aggrappiamoci alla speranza che "la prossima settimana sarà quella buona". L’abbiamo sentito dire svariate volte negli ultimi tempi, proviamo a immaginare che verso mercoledì la montagna innevata di fresco rimanga solo un elemento allegorico mentre cieli azzurri e colonnina del mercurio in salita ci dicano che finalmente è arrivata la bella stagione. Sarebbe ora e tempo.