Buona la prima… anche se non era proprio una prima. Nonostante la grande concorrenza la festa sarda di Cortenova si è confermata un ottimo appuntamento dell’estate in Valsassina. Sardi, sardi a metà ma soprattutto tanti ragazzi della Valle e qualche turista di passaggio si sono intrattenuti sotto il tendone allestito appositamente vicino al campo di calcio di Campiano a Cortenova  il sabato sera per cenare e assistere alla serata dei valsassinesi Caduta Libera che comunque hanno un po’ di Sardegna al loro interno.

Domenica giornata più gastronomica, una lunga fila già prima di mezzogiorno attendeva che la cucina servisse i piatti tipici sardi proposti da sempre in questa festa: salsiccetta ai ferri, malloreddus, vari tipi di dolci, pecorino e salumi… ma la grande e più lunga attesa è stata per i classici maialini allo spiedo, cotti con rigorosa pazienza che sono andati a ruba in poco tempo, un vero must della festa sarda che riconferma il suo apprezzamento nella nostra valle.

Unica pecca della festa, se così si può dire, è stata la sottostima del pubblico che ha creato qualche problema organizzativo anche se davvero di poco rilievo; sicuramente riproporre questa festa dopo tanti anni poteva essere un rischio ma la risposta dei partecipanti ha superato di gran lunga l’attesa.

Il motivo dello stop di questa festa per anni ormai non importa più a nessuno, la gente ha apprezzato la festa sarda nonostante tutto, segno di grande coesione tra due luoghi, culture ed abitudini teoricamente agli antipodi che si ritrovano, si apprezzano e si fondono l’una con l’altra.

Forse il vero simbolo di tuttò ciò è stato vedere uno dei più accaniti e puri militanti locali della Lega fare la fila abbastanza preoccupato di non avere la sua parte di maialetto sardo sotto una sventolante bandiera con i quattro mori…
 

Sotto: due foto della festa