Problemi di varia natura quelli per realizzare la rotonda, dalla dimensione della sede stradale all’altezza delle carreggiate; a quanto emerso dalla seduta consiliare la rotonda sarebbe fisicamente troppo grande e quindi l’unico rimedio diventerebbe l’alzare la strada stessa, anche se la Provincia, che avrebbe il compito di realizzare l’opera, non sembra intenzionata a farla subito in quanto non sarebbe nei suoi primi prossimi progetti. Un consiglio al gran completo, assente solo Agnese Selva, quello di Cortenova che in poco più di un’ora ha esaurito i temi all’ordine del giorno.

Dopo il bilancio e la lettura e approvazione dei varbali della seduta precedente si è passati al terzo punto che riguarda l’Unione dei Comuni; approvato all’unanimità lo statuto e l’atto consuntivo dell’Unione stessai: l’unica variazione riguarda la quota che deve versare il singolo comune in caso di uscita prima dei dieci anni concordati. Si passa quindi da 10mila a 5mila euro da pagare come mora in caso di abbandono anticipato, una variazione di poco conto, ha constatato il consiglio, in quanto la perdita dell’Unione in caso di abbandono sarebbe molto più alta sotto ogni punto di vista: economico, locale e organizzativo.

Tutti d’accordo sull’impegno da porre nell’Unione che, tra alti e bassi, ha portato migliorie ai paesi coinvolti; il consorzio dev’essere efficiente, utile e rapido sia per i cittadini che per i comuni stessi. La speranza unanime del consiglio è che si riescano ad abbattere i limiti del campanilismo e che l’Unione dei comuni agisca veramente per il bene degli abitanti di tutti i paesi.

Nel video una parte del consiglio comunale di Cortenova