Presenti all’assemblea buona parte dell’amministrazione comunale più circa una trentina di persone, abitanti di Bindo, confinanti dell’area ma anche tanti cittadini che hanno tentato di dire la loro sulla questione; tentato perchè i toni si sono subito scaldati parecchio e la discussione è degenerata diverse volte in un groviglio inutile di voci con il solo intento di superarsi di volume l’una con l’altra. Al centro della questione il passaggio che attraversa l’area che, a quanto pare, è molto più usato e trafficato di quanto si possa pensare.
All’inizio dell’assemblea i rappresentanti comunali hanno espresso le loro idee e opinioni sul caso, nel suo intervento il vicesindaco Sergio Galperti ha giudicato quello di Bindo "un problema che si trascina da molti anni e la chiusura dell’area è solo l’inizio di un progetto che porterà ad attrezzare l’area per permettere l’afflusso dei turisti controllato e regolamentato, permetterà di eliminare il problema dello smaltimento dei rifiuti". Galperti ha inoltre aggiunto che l’accesso ai turisti all’eventuale area attrezzata potrebbe essere in un futuro a pagamento, l’area chiusa provissoriamente sarebbe comunque accessibile a chi deve transitarvi tramite la consegna delle chiavi dei lucchetti.
Intervento anche per l’assessore Giuseppe Carì che ha spiegato come la sistemazione di tutta la vicina valle di S.Biagio sia già nei progetti: ponti, argini ed un’area verde di 25mila metri quadri che sarà sistemata e bonificata e che potrebbe diventare in futuro una risorsa per il turismo e per il comune, ma anche per gli abitanti che si troverebbero una bella area verde attrezzata e non più camper, auto, turisti e spazzatura ovunque. Tra i progetti spicca anche l’idea di creare un cosiddetto "Parco del Pioverna" e non ultimo il progetto della ciclabile.
Alla fine delle parole della giunta comunale il putiferio… l’animatissima discussione si è spostata dalla pulizia della zona e dalla gravità dell’occupazione abusiva alla transitbilità su quell’area comunale. "Non si può chiudere una strada in centro al paese" "Non è vero che esiste il di vieto di campeggio abusivo" "la spazzatura abbandonata nell’area non è un problema", queste alcune opinioni dei confinanti contro la decisione dell’amministrazione comunale. Una vera e propria presa di posizione di alcuni ma anche una voglia di dialogo e di ragionare sulle soluzioni del caso. A quanto sentito durante l’assemblea persino i turisti sarebbero d’accordo di pagare qualche euro pur di usufruire di ‘Bindo Beach’.
Pochi gli interventi degli altri cittadini, un vero peccato che anche il resto della popolazione non abbia voluto esprimere la propria opinione, anche se i pochi che hanno parlato erano tutti a favore dell’amministrazione comunale e della chiusura dell’area per evitare lo scempio che si compie ogni fine settimana.
Alla fine dell’assemblea non si è giunti ad una decisione definitiva, anche se stamattina tra i due panettoni due belle catene vietano l’accesso all’area. In mezzo alle catene è stato posto un moschettone per facilitare al massimo il transito dei confinanti che si lamentavano del problema del lucchetto. Come pronosticato già telefonate e parole di protesta… "Non è questa la decisione presa nell’assemblea" recita la voce di chi si lamenta della chiusura, a loro detta inaspettata, dell’area. L’assemblea è nata come un modo per delucidare gli abitanti sulla decisione presa dall’amministrazione comunale e per ricevere pareri sull’argomento anche se non ne è uscita una vera e propria risposta.
Rimane sicuramente la sorpresa per chi stamattina ha visto le catene dopo l’animata discussione di ieri, e rimane anche da vedere quanto dureranno le catene, viste le proteste. Per ora Bindo Beach dopo anni di lamentele e di parole sull’argomento resta chiusa: una prova per vedere le reazioni dei vacanzieri e per capire come si evolverà la situazione in attesa del prossimo fine settimana.
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