Vacanze-Odissea: da Primaluna alla Grecia passando due volte per Bergamo



Dopo dodici mesi di lavoro, finalmente è arrivato il tempo delle vacanze per migliaia di valsassinesi. La crisi ha condizionato abbastanza le ferie, ma comunque, mal che vada, impiegati e operai trovano sempre una scorciatoia per prendersi qualche meritatissimo giorno di relax. Qualcuno ha scelto il mare, qualcun altro la montagna, altri ancora hanno deciso di rimanere in zona, ma c’è pure chi ha preferito il viaggio all’estero.

Tra quelli che hanno scelto di fare i bagagli e prendere l’aereo, anche una famiglia di Primaluna, madre, padre e figlio adolescente che nell’ultima settimana di luglio erano in partenza con destinazione Grecia. Occhiali da sole, camicia colorata e pantaloncini corti, questo l’abbigliamento adatto per una bella vacanza nelle isole elleniche, così sono partiti i valsassinesi che puntualmente hanno preso l’aereo da Orio al Serio destinazione Kos (famosa nell’antichità per aver dato i natali a Ippocrate, padre della medicina), piccola isola dell’arcipelago del Dodecaneso nel mare Egeo.

Tutto pareva filare liscio per la famiglia primalunese quando all’improvviso, con un linguaggio quasi incomprensibile, il pilota dell’aereo avvisa i passeggeri di un cambio di rotta, dovuto a problemi all’aeroporto isolano. Giorni difficili per la Grecia, scioperi e agitazioni condizionano sia la vita dei locali che gli spostamenti dei turisti; ma nessuno poteva aspettarsi che un semplice viaggio di vacanza nelle isole greche finisse in un’autentica Odissea.

Sì, perché da quell’avviso dagli altoparlanti dell’aeroplano è iniziata per la famiglia valsassinese una vera e propria avventura nei cieli, tra Grecia e Italia.

L’aereo, come annunciato dal pilota, non è atterrato a Kos bensì a Rodi – altra importante isola greca – non già per portare i passeggeri in vacanza ma per lasciarli li, per qualche ora e far loro riprendere un nuovo volo destinazione… Italia.

Dunque, la famiglia primalunese ha dovuto guardare dalle finestre dello scalo greco gli altri turisti che contenti e felici salivano sui pullmini per raggiungere alberghi e villaggi, mentre loro attendevano l’imprevisto volo di ritorno a casa.

Di nuovo sul suolo patrio, alla famiglia – che aveva però quasi voglia di tornarsene in Valle – viene offerto un altro volo finalmente verso la località scelta per le vacanze. Dunque, ancora ore di attesa e di stress per salire nuovamente su un aereo; ma i piani vengono cambiati ancora e, invece di un aeroplano, i valsassinesi hanno preso un pullman diretto a un albergo bergamasco, insieme a decine di altri sfortunati viaggiatori.

“Una notte in albergo e dopo la partenza per la Grecia” è stato loro detto; problemi quasi terminati? Macché: l’albergo è stracolmo di persone e non c’è posto per passare la notte. Dunque, che si fa?, si tornava a casa? Tutto sembra destinato a quest’ipotesi ma all’improvviso, dopo quasi ventiquattro ore di odissea, gli sfortunati viaggiatori vengono rimandati ancora in aeroporto e, alle 22 di sabato sera pare, finalmente parte il sognato volo per le isole greche.

Da quell’ora in poi, non abbiamo avuto più notizie. Tutto sembrerebbe essere andato a posto, ma per i valsassinesi questa rimarrà certamente una vacanza "da non dimenticare"…

La rotta infinita dei valsassinesi tra Lombardia e Grecia

 

 

 

 

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