Problemi anche in Valsassina per alcune reti idriche non a norma. Ma quel che più conta, oggi, a poche settimane dalla vera e propria rivoluzione che interesserà l’acqua lecchese e dunque anche dei paesi della nostra zona, è capire cosa succederà con l’avvento di Idrolario. E per scoprire cos’è, come funziona e soprattutto come tratterà tutti noi consumatori questa nuova società alla quale faremo riferimento per un bene fondamentale come l’acqua, abbiamo sentito direttamente il presidente dell’azienda pubblica "uscita" da Lario Reti Holding e nata inzialmente come società patrimoniale idrica del comuni dell’intera provincia, ma successivamente destinata ad assumere la gestione dell’acqua nei vari risvolti.

A partire dalle bollette, che tra poco pagheremo direttamente a Idrolario e non più al nostro Comune. Con un acconto calcolato sul 25% sui consumi del 2009 e in arrivo il prossimo primo novembre. Ci interessava parlare pure di manutenzione, di emergenze e in generale di quello che riguarda il rapporto tra cittadino e "gestore".

Anche perché in questo periodo circolano perplessità sulla capacità di Idrolario di rispondere alle richieste più pratiche – data la sua struttura, più amministrativa che operativa. Ermanno Buzzi [foto >>>] presidente del consiglio di amministrazione della società, spiega nell’intervista a Valsassinanews che comunque l’azienda si appoggerà anche a una realtà esterna che "aiuterà a gestire gli interventi". Al momento infatti Idrolario conta su una ventina di dipendenti tra ingegneri, geometri e personale amministrativo.

Indiscrezioni raccolte da VN affermano che sarà la stessa Lario Reti Holding ad essere "delegata" da Idrolario a svolgere la parte pratica per un paio d’anni – appoggiandosi a sua volta ai vecchi manutentori, comune per comune.

Ecco domande e risposte a Buzzi: