La regina dell’estate valsassinese si chiama PISTA CICLOPEDONALE



"L’estate sta finendo e un anno se ne va…". Finisce agosto e finiscono le vacanze per migliaia di valsassinesi. "Tempo di bilanci" direbbe qualcuno, ma in Valle c’è poco da "bilanciare" dopo i tre mesi di caldo. C’è invece una regina da premiare, colei che è stata la più desiderata in questa calda estate e che, senza mezzi termini, si è "concessa" un po’ a tutti.

Stiamo parlando del gioiello della Valsassina: la PISTA CICLOPEDONALE.

Non c’è nessun dubbio, è stata lei l’attrazione di questa stagione, frequentata sempre, in qualunque orario e da chiunque, piccoli e anziani, atleti e dilettanti, donne e uomini, ciclisti e pedoni, cani e cavalli; addirittura qualcuno ha visto una signora milanese passeggiare con il suo furetto.

Da Barzio fino a Taceno il serpentone attraversa tutta la valle facendo invidia addirittura al re indiscusso della vallata, il leggendario Pioverna.

Partite di calcio, volley, corse ciclistiche, picnic e barbecue hanno rallegrato il percorso della pista (conosciuta in Valle come la "ciclabile"), e fa quasi piacere vedere bambini e ragazzi sfrecciare nelle discese e i meno giovani "soffrire" nelle salite.

Il percorso prevede diverse paesaggi, dai boschi di castagni ad Introbio, alla "pianura" a Pasturo, passando vicinissimo al Pioverna a Primaluna ed addentrandosi in mezzo ai prati a Cortenova, Prato San Pietro, Cortabbio e Taceno.

Come da tanto non si vedeva, la pista ha avuto una stagione di piena e gli "utenti" si sono dimostrati soddisfati della presenza di questa attrazione.

"Prima si doveva camminare per la provinciale sotto il sole e rischiando di finire sotto le macchine" commenta sorridente una elegante signora brianzola che sistemandosi il cappellino aggiunge, "qui si viaggia in sicurezza, ci si può fermare a contemplare il panorama e soprattutto si sta più freschi".

Isola felice per pattinatori, ciclisti e corridori, la pista offre nel suo percorso una diversità infinita di occasioni per stare a contatto con la natura, sostiene un altro signore, in tenuta sportiva, che togliendosi le cuffie ci spiega come la sua vacanza in montagna sia cambiata da quando c’è la pista: "prima mi spostavo chilometri per correre un quarto d’ora, ora corro due ore senza muovermi di casa".

Tutti felici e contenti, non c’è dubbio, e alla domanda: "che voto date alla pista ciclopedonale della Valsassina" la risposta è unanime: DIECI E LODE!
 

 

 

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