Vademecum per i fungiatt, alcuni preziosi consigli da una voce esperta



Molti "cacciatori di funghi" non si accontentano dei boschi di casa e sono sempre alla ricerca di posti nuovi: in questo caso, carta alla mano, sarebbesempre meglio studiare già a casa il percorso da fare, per sapere quali sono le "vie di fuga" in caso di incidente o per avere dei punti di riferimento qualora si perda l’orientamento. Mai andare da soli è sempre meglio andare con qualcuno, il numero minimo di persone dovrebbe essere tre, nel caso che uno si faccia male, il secondo va a chiamare il soccorso (nei boschi, molto spesso, i cellulari non prendono nemmeno il segnale d’emergenza!) ed il terzo rimane ad assistere il ferito.

La cosa più importante dell’equipaggiamento sono le calzature! Per andare a funghi è meglio utilizzare degli scarponi (gore-tex o pelle sono ottimi materiali antipioggia; meglio se la suola è in vibram o materiale simile).
E’ meglio evitare di usare stivali di gomma.
Come calze, è meglio usare calzettoni (di lana o di cotone: il piede deve respirare!) lunghi fino al ginocchio, per due motivi:
per le zecche: difficilmente riescono ad attaccarsi;
per i serpenti: attutiscono un eventuale morso
 
Per gli stessi motivi è meglio utilizzare pantaloni lunghi, che devono essere comodi (i jeans non vanno  bene…in caso di pioggia o di bosco umido, se si bagnano, legano i movimenti e non si riesce più a camminare molto bene…idem per i pantaloni della tuta in tessuto felpato!): quelli da trekking vanno benissimo.
Ultimo appunto per quanto riguarda gli indumenti: quando si apre la stagione di caccia, è meglio indossare abiti di colori ben distinguibili.

E’ meglio avere con sè uno zainetto a testa, al cui interno si dovrebbe mettere:

un maglioncino o una felpa;
un k-way o una giacca a vento
una borraccia con acqua: non sempre si trovano fontanelle o sorgenti,
  lungo il percorso nel bosco! Bere è importante, ma non dimentichiamoci che
  l’acqua serve anche per dare una prima pulita a ferite o graffi!
un piccolo kit di primo soccorso, con cerotti, salviettine disinfettanti e
  guanti in lattice;
qualcosa da mangiare, anche se non si prevede di fare un giro lungo;
un coltello: per dare una prima pulita ai funghi in loco;
carta della zona e bussola.

 Da tenere in mano:
cesto in vimini o borsa in rete, dove riporre i funghi una volta raccolti: per non rovinarli, per arieggiarli e per disperdere le spore mentre si cammina;
un bastone: per l’equilibrio e per l’appoggio.

 Quando non si conosce un fungo o si è in dubbio, non è necessario coglierlo: ci si può chinare e osservarlo più da vicino, per poterlo riconoscere!
In questo modo, anche chi verrà dopo di noi potrà godere della bellezza di quel fungo!!
Alla fine della raccolta, se non siamo fungaioli "certificati" o se si ha anche solo qualche dubbio, è consigliabile recarsi presso un centro di controllo micologico per valutare la commestibilità effettiva dei funghi!
 
Alice Russian
Accompagnatrice di Media Montagna – Guide Alpine del Lario e delle Grigne
Istruttore Scuola Italiana Nordic Walking

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

FUSIONI: FLOP IN CENTRO VALLE, RITENTERESTI ALTROVE?

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