Valsassinanews è in grado di anticipare alcune delle preoccupazioni espresse da Idrolario alla Provincia di Lecco. A tutt’oggi, scrive Buzzi al presidente Nava, la società che dovrà gestire l’acqua lecchese non è in possesso di una serie di documentazioni definitive, di grande importanza. Si parla della stessa convenzione tra A.ATO e Idrolario (fondamentale anche se il famoso ATO andrà a morire a breve), della Carta dei servizi, strumento necessario verso i consumatori, dei Regolamenti di acquedotti e fognature. Ancora, lamenta Buzzi, non è stata definita la tariffa per la depurazione industriale (elemento di incertezza per la previsione dei ricavi) mentre tuttora restano in via di definizione i contratti con società esterne.
Insomma l’affidamento del Servizio Idrico Integrato che con ogni probabilità avverrà quest’oggi parte con alcuni significativi "buchi", almeno così afferma Idrolario. Che però si dichiara pronta ad assumersi tutte le responsabilità derivanti dall’affidamento stesso ma, precisa Buzzi, con l’impegno di approfondire e risolvere tutte le questioni ancora aperte. Perché, sottolinea ancora il presidente della società, la stessa Idrolario potrebbe subire delle contrazioni anche significative dell’utile d’impresa previsto.