La dichiarazione letta dalla Magni diceva: “Relativo agli importanti argomenti di interesse pubblico per il paese, in particolar modo la richiesta di chiarimenti sulla potabilità dell’acqua e del relativo provvedimento era stato richiesto che la questione fosse risolta in consiglio comunale ma la richiesta non è stata accolta. Considerando che gradiremmo essere interpellati o informati su argomenti di una certa rilevanza (punti 4 e 5) prima che vengano sottoposti all’approvazione del consiglio comunale, il gruppo ritiene di non dover presenziare al consiglio odierno e abbandona l’aula.”
Il sindaco Rupani ha spiegato che verrà data una risposta per iscritto, dispiacendosi per la decisione del gruppo di minoranza di abbandonare la sala. Prima di andare, Andreina Magni ha puntualizzato il fatto che anche a loro dispiaceva lasciare la sala consiliare ma che si aspettavano che “almeno su alcuni punti ci fosse la volontà di discuterne”.
A fine consiglio, l’assessore Gianfranco Magni con una iniziativa personale ma con la richiesta che la stessa fosse messa a verbale, ha fatto il punto della situazione acqua, con la cronaca dei fatti accaduti negli ultimi mesi – dalla prima riunione pubblica del 9 dicembre dove, con chiarezza, si disse che l’acqua captata dalla sorgente era di buona qualità e sufficiente per la popolazione, fino alla rottura degli impianti di ozonizzazione che provocò dei disagi con la conseguente ordinanza emanata dal sindaco a fine aprile.
Magni ha parlato degli interventi da realizzare per la riparazione dell’impianto di ozonizzazione (aggiungendo che Introbio è l’unico paese in tutta la Valle che conta su due impianti, uno di ozonizzazione e uno di clorazione) con i relativi costi e ha confermato che le ultime analise realizzati in questi giorni indicano dei valori positivi per l’acqua che ora è potabile, dunque potrebbe essere prossima la revoca dell’ordinanza.
Sotto: l’aula con le sedie lasciate vuote dalla minoranza