Il pensionato bracconiere rischia 3000 € Archetti e tagliole sequestrati



Gli interrogativi sollevati da Christian all’interno della nostra pagina su Facebook riguardavano sanzioni, conseguenze e possibili reiterazioni del reato contestato all’ultrasessantenne di Esino di cui abbiamo riferito su VN in un articolo pubblicato nella giornata di ieri.

Risponde direttamente il comandante del Corpo di Polizia Provinciale, Raffaella Forni, interpellata dalla redazione di Valsassinanews.

"Partiamo dalle sanzioni. Siamo nel penale, per questo tipo di reato normalmente la pena prevista viene convertita in termini pecuniari. La persona sorpresa a Esino Lario rischia per i mezzi vietati e le specie non cacciabili fino a tremila euro. Se verrà confermata la sua responsabilità, inoltre, in caso si tratti di un cacciatore tra le pene accessorie vi è il possibile ritiro del porto d’armi ad uso appunto di caccia".

E per quanto riguarda i mezzi impiegati per questo tipo di bracconaggio?
"Archetti e tagliole vengono prima sequestrati e poi quasi sempre confiscati. Si tratta di una procedura piuttosto comune, effettuiamo molti sequestri spesso senza la possibilità di individuare chi li ha posizionati. Su dieci appostamenti, in un caso scopriamo anche l’autore; d’altra parte il nostro personale non può presidiare costantemente il territorio, mentre chi caccia in questo modo si comporta in maniera accorta e appena fiuta la possibile trappola abbandona le tagliole. Ciononostante, come si vede è possibile intercettare anche alcuni dei bracconieri. Che non sempre poi si rivelano essere cacciatori".

 

 

 

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