La memoria storica dei premanesi, attraverso gli occhi di due videomaker milanesi, si trasforma in un rito collettivo: una rappresentazione dell’Antico messa in scena perchè il flusso della memoria non si interrompa con lo scorrere delle generazioni. Ricordare significa rievocare attraverso le relazioni sociali, il linguaggio, gli oggetti, le rappresentazioni. Significa ritualizzare l’immaginario collettivo della propria comunità di appartenenza. Attraverso quel fondo comune di ricordi, la memoria contribuisce alla coesione e all’identità di una comunità. In particolare, il suo contributo riguarda l’immagine che una comunità conserva del proprio passato.
Premana rivive l’antico, filmata e fotografata prima dell’arrivo dei visitatori. Una rievocazione storica che non celebra grandi eventi o battaglie, ma che ricostruisce, nei minimi dettagli, la vita materiale e la realtà quotidiana dei premanesi di cento, duecento anni fa. I loro sogni, le aspirazioni. Una narrazione visiva che racconta l’uomo nella sua verità e la sua presenza nella storia.
Le immagini ci guardano e ci riguardano, assumono – con la forza della parola, della musica e del montaggio – la dimensione dell’arte. Noi ci riconosciamo nei nostri simili, sappiamo che il loro destino avrebbe potuto essere il nostro. Che potrebbe non essere solo spettacolo, ma verità e realtà.
Un documentario di taglio poetico sulla due giorni di Premana rivive l’antico, in un dialogo tra le riflessioni degli autori, le testimonianze dirette dei premanesi protagonisti e Antonio Bellati, storico di Premana.
Intanto il documentario "I VOLTI DELLA MUGGIASCA", degli stessi autori, è stato selezionato all’Orobie Film Festival nella
categoria OROBIE E MONTAGNE DELLA LOMBARDIA. La quinta edizione di questo festival del cinema di montagna si terrà a Bergamo a febbraio 2011.
Sotto in anteprima il nuovo trailer del documentario sull’antico di Premana dedicato alla filatura,
più in basso il primo trailer già presentato su VN