Al Teatro S. Rocco un incontro organizzato dalla Casa Madonna della Neve e dal Comune di Premana ha dato occasione al direttore generale dell’ospedale Manzoni di Lecco Dott. Ambrogio Bertoglio di rassicurare gli interessati che il servizio TAO prosegue senza interruzioni. Dopo gli anni della sperimentazione in cui tutti: AIPA (Associazione Italiana Pazienti Anticoagulati), Casa di Riposo e Comune di Premana hanno contribuito economicamente per rendere continuativo il servizio, ora il cenro TAO dell’Azienda Ospedaliera di Lecco se ne prende carico. Era stata l’associazione AIPA – presenti il presidente Corsetti con i Dott.ri Marincola e Pisapia – che tre anni fa avevaproposto questo servizio in via sperimentale alla casa di riposo Madonna della Neve fornendo la strumentazione (il coagulometro) e la tecnologia necessaria per la misurazione dell’indice INR attraverso una semplice digipuntura e in loco.
Con gli anni questo servizio nato in forma sperimentale si è rivelato non solo efficace ma anche ottimale per i 43 pazienti TAO di Premana ai quali è risparmiato il viaggio settimanale verso i centri di prelievo della zona.
Il Direttore del Manzoni Dott.Bertoglio ha colto l’occasione di questo "incontro per il tè" – come l’ha definito – con i premanesi, per lllustrare i traguardi raggiunti dal neonato reparto di cardiochirurgia del Presidio Ospedaliero di Lecco, partito con 1 intervento al giorno a gennaio 2010 e arrivato ora ai 400 interventi. Sollecitato da una domanda che metteva in risalto i gravi ritardi nell’offrire esami specialistici (ci sono liste di attesa di mesi e anche di anni per un esame) il direttore ha risposto che si va verso un maggiore passaggio di informazioni e collaborazione tra medici di base e centri ospedalieri così che di fronte ad un quadro clinico completo e documentato da parte dei medici di base si può evitare il proliferare di esami inutili, al momento del ricovero o della visita specialistica, che allungano i tempi di attesa per tutti. C’è inoltre una eccessiva richiesta di esami dal momento che il 20% degli esiti non viene ritirato dagli interessati.
Infine il Dott. Perfranco Ravizza responsabile del reparto di cardiologia riabilitativa ha dato alcune indicazioni per uno stile di vita sano che aiuti a prevenire le malattie cardiovascolari e i principali fattori di rischio correlati: fumo, obesità, sedentarietà.