La riparazione è avvenuta a cavallo tra settembre e ottobre. Così tempo qualche giorno da quando il primo novembre l’acquedotto è passato in mano ad Idrolario, l’ozonizzatore è tornato funzionante. Resta il fatto che l’impianto è obsoleto e per rinnovarlo sarebbero necessari secondo i tecnici del nuovo gestore dell’acqua pubblica 250mila euro.
Per gl’introbiesi la buona novella è che a rendere bevibile la loro acqua non è più la clorazione, ossia il vecchio sistema di potabilizzazione (comunque il più sicuro in assoluto perché pulisce anche le tubazioni) a cui il Comune era dovuto ricorrere lo scorso agosto quando una rottura ha inondato la parte elettrica, bloccando l’ozonizzatore (vedasi qui l’articolo in proposito e qui quello delle polemiche susseguitesi).
La notizia del ritorno alla normalità è contenuta in una risposta dell’assessore all’ambiente Gianfranco Magni a una interpellanza della minoranza ed è girata l’altra sera in consiglio comunale: "… l’impianto di ozonizzazione riparato dal manutentore abituale, che ha dichiarato di aver avuto necessità di maggiore tempo per il periodo delle ferie e per la difficoltà di trovare del materiale di un impianto proprio non di recente realizzazione, è stato riconsegnato funzionante al comune nei primi giorni di questo mese. Essendo subentrata la gestione di Idrolario dal 1° novembre u.s., il comune ha provveduto a comunicare al nuovo gestore la avvenuta riparazione dell’impianto. Il nuovo gestore, che ha in carico la gestione del servizio idrico di tutta la provincia, deve provvedere alla conduzione di tutto il sistema idrico comunale, ozonizzatore compreso. All’assicurazione del comune era stato denunciato il sinistro. A seguito della perizia fatta dal tecnico dell’assicurazione c’è stato un rimborso".