Esattamente otto anni fa, per essere più precisi alle tre del mattino, l’alluvione dell’autunno del 2002, che colpì tutta la Valle, si manifestò nel più violento dei modi nella piccola frazione di Bindo: un’enorme frana travolse parte dell’abitato cancellandolo per sempre. Diciassette le case distrutte, venti inagibili, sette aziende cancellate e trecentosettanta persone evacuate. Non vi fu nessuna vittima solo grazie al preventivo ordine di sgombero dell’area, dato da Luigi Melesi, l’allora sindaco del Comune di Cortenova.
L’alluvione non colpì solo Bindo: una frana isolò il paese di Premana dove la situazione si risolse solo dopo parecchi giorni creando notevoli disagi sia per gli abitanti che per i numerosi mezzi di soccorso presenti nella Valle in quei giorni, dall’altro capo della valle i piani di Balisio erano sommersi dall’acqua, l’inondazione coprì la sede stradale della provinciale (che in seguito fu innalzata) e creò un lago effimero. Ballabio all’improvviso rimase staccata dalla Valsassina, andare ‘in dentro’ significava traghettare.
L’allarme per questa zona durò alcuni giorni visto il continuo saliscendi delle acque, situazione putroppo ripresentatasi in parte anche quest’anno.
Gli sfollati di allora oggi abitano nella nuova Bindo, la sp 62 che era stata interrotta dalla grande massa di terra e massi precipitata dal costone della montagna è stata ricollegata da una galleria inaugurata il primo agosto del 2009, la morfologia del territorio a poco a poco sta tornando alla normalità.
La frana e le sue conseguenze hanno scatenato rabbia e dolore di molte persone: dolore e disperazione per la perdita sia materiale che morale. Col passare del tempo i sentimenti si sono mutati in felicità per le nuove abitazioni e a volte rabbia per le trafile burocratiche che in alcune situazioni venivano vissute come beffa.
Ora la frana non preoccupa più gli abitandi di Bindo, il paese è tornato a vivere nella sua genuina tranquillità, la riapertura del circolo Acli e dell’asilo infantile ha ridato al paese quegli esercizi pubblici persi nella catastrofe; le ditte hanno ripreso a lavorare – ma nonostante tutto ogni tanto la memoria scava fino a trovare quei ricordi e, soprattutto i giovani, si ritrovano a chiacchierare proprio di quei momenti drammatici superati a volte dandosi coraggio l’uno con l’altro.
La pagina di VN dedicata all’anniversario del 2009
Sotto foto e video dedicati agli eventi di Bindo