Stiamo parlando del progetto di nuovo acquedotto della Norda che, da oltre un anno, sta suscitando un confronto serrato e pure qualche polemica. "Premesso che è sicuramente vero che a volte dei progetti privati possano costituire un valore anche per la collettività (come peraltro purtroppo accade che alcuni progetti pubblici possano celare interessi privati), il caso in questione – annota il V.T.L. – sembra particolarmente controverso".
Ecco cosa ne pensano i valsassinesi (e non solo loro).
Anonimo
certo che il sospetto che Marconi, ex alto dirigente Norda ed ex sindaco di Introbio che ha fatto la convenzione fra amministrazione comunale e l’azienda abbia voluto fare un piacere ai suoi ex datori di lavoro nasce spontaneo ….
Paolo
a me rode più di tutto che ridurranno il lago di Sasso ad uno stagno. Ma è stato fatto uno studio sull’impatto ambientale? E’ possibile che nessuna associazione ambientalista muova un dito?
ALE
FACILE INSINUARE IL SOSPETTO COPERTI DALL’ANONIMATO. COMMENTI COME IL PRIMO ANDREBBERO CANCELLATI SUBITO!!
Michele
Condivido in tutto e per tutto le parole di Paolo al secondo commento…. e’ uno scandalo, una vergogna e chi più ne ha più ne metta, che la norda vada a prelevare l’acqua nella sorgente principale del lago di sasso. Il geologo scrive quello che chi lo paga vuole sentirsi sentire dire……..
Anonimo
Salviamo il Lago di Sasso!
Flavio
Qualche nostro lettore si sarà sicuramente accorto che abbiamo scelto il lago di Sasso come background dell’avatar che presenta il blog. L’ambiente del lago e di tutta la Val Biandino è sicuramente una risorsa di notevole pregio e bellezza che merita di essere preservata e valorizzata.
Flavio
Rispondo ad Ale: concordo sul fatto che non ci si dovrebbe nascondere dietro l’anonimato, ma non è nostra intenzione censurare nessuno, a meno di commenti veramente offensivi.
Flavio
A beneficio di tutti, il testo dell’avviso pubblico
http://www.provincia.lecco.it/documenti/Documentazione/documentazione_8_3554.PDF
Anonimo
altro che pubblica utilità. siamo alle solite furberie all’italiana
Anonimo.
MA DOVE SONO FINITE LEGAMBIENTE E TUTTE LE ALTRE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE?
Anonimo
PER CHI AVESSE ANCORA DEI DUBBI: http://www.valsassinanews.com/index.php?page=articolo&id=4432
Flavio
Finora tutti i commenti si sono focalizzati sui pericoli per il lago di Sasso, ma credo che ci sarebbero ben altri motivi per ritenere del tutto azzardato il carattere di pubblica utilità dell’opera in questione.
La produzione di acqua minerale ha infatti un grande impatto ambientale (come peraltro altri tipi di produzione, per i quali però nessuno si sognerebbe di ritenerli opere di pubblica utilità). Per capire meglio in cosa consista l’impatto ambientale vediamo le principali fasi produttive.
PRODUZIONE DEGLI IMBALLAGGI
L’acqua minerale deve essere distribuita in imballaggi ?idonei alla conservazione ed al trasporto. L’imballaggio? viene realizzato in vetro o PET. Il vetro è più facile da riutilizzare a fine vita, ma ha il limite di essere pesante. Una bottiglia di vetro da 1,5 litri pesa circa 400 gr, mentre una in PET solo 30 gr. Con un impatto ambientale decisamente più alto nel trasporto e nella distribuzione. ?L’80% circa dell’acqua minerale è distribuita in bottiglie in PET, un materiale plastico prodotto per? sintesi industriale a partire dal petrolio, molto più leggero rispetto al vetro, con il vantaggio di essere anche infrangibile.? Dal punto di vista dell’impatto ambientale si calcola? che per produrre 1 kg di PET (circa 30 bottiglie) sono ?necessari 1,2 kg di petrolio, 7 litri di acqua di processo e si? emettono circa 2,2 kg di CO2 equivalente.
IL CONFEZIONAMENTO. ?In questa fase l’acqua viene? inserita nelle bottiglie che sono sigillate, confezionate?in fardelli e posizionate su pallet , pronte per il trasporto. Il maggior impatto ambientale in questa fase è rappresentato dal consumo di energia elettrica per il confezionamento.
TRASPORTO
Il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km produce emissione per oltre 10 kg di anidride carbonica. Generalmente la distanza media percorsa dalle bottiglie è di diverse centinaia di km (per quelle della San Pellegrino pare 600 km)
In sintesi per ogni bottiglia d’acqua prodotta si immette in atmosfera circa 0,8 kg di anidride carbonica, che equivale all’incirca a quanto si immette percorrendo 6km in auto.
Anonimo
e’ assolutamente un mero interesse privato che si va ad aggiungere ai guasti che si stanno operando in valbiandino (permessi di cementificazione ed altro)
Godiamoci la valle finchè si può perchè presto per ammirare un bel luogo converrà optare per la vicina e più "naturale" valvarrone!
Marco
ma se l acqua va alla norda cosa guadagna il cittadino? guadagna la norda e il lago bellissimo diventera un stagno per rane
Riccardo
sono daccordo con Marco, chi ci guadagna è solo la NORDA! In nome della produttivita’ e del lavoro (che sono cose molto importanti ) non si puo’ rischiare di deturpare il territorio!
Certo sarebbe bello che a questo dibattito partecipasse un dirigente Norda che ci rassicurasse sul fatto che tutti i possibili rischi sono stati presi in esame e sicuramente annullati. A quel punto potremmo anche applaudire ad un impresa che da lavoro….ma io degli imprenditori ecologisti non ho mai creduto, purtroppo! Spero di sbagliarmi
Massimo
gli impreditori danno per prendere e accumulare dove si è visto che un impresa da per non guadagnare? aprite gli occhi gente massimo da milano appasionato della valle a livello treking
Anonimo
Massimo, anch’io difendo il trekking in val biandino e mi danno fastidio persino le jeep ma che possiamo fare? Sdraiarci sulla carrareccia per protesta? Ho l’impressione che chi doveva decidere ha già deciso…..io una foto per ricordo del lago di sasso cel’ho! Possiamo solo non acquistare acqua minerale e dire a lorsignori di convertire le loro fabriche!!
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