Gli Statuti di Bellano



La pubblicazione rientra in un progetto complessivo di approfondimento storico sostenuto dall’Amministrazione Provinciale di Lecco, che prevede anche un concorso tra i ragazzi della scuola media sull’arte medievale; i lavori migliori saranno premiati in quella serata.

Bellano è ancora oggi un centro vivacissimo, proprio come appariva nel periodo visconteo degli Statuti comunali la cui lettura permette di immergersi nel passato. Questa pubblicazione è una tappa ulteriore del programma editoriale dell’Archivio Pietro Pensa, promosso dall’Associazione Amici del Museo delle Grigne di Esino Lario, teso a valorizzare i testi principali della storia delle antiche comunità del territorio lecchese, fonte di inesauribili spunti per comprendere e narrare la complessa vicenda delle realtà comunali, che nel caso di Bellano rendono con efficacia i temi della vita del borgo, la sua importanza economica, mercantile, sociale.

Gli Statuti di Bellano risalgono a sei secoli fa, ma le norme in essi contenute rimasero praticamente immutate per quattro secoli, fino alla dominazione austriaca.  Offrono un quadro della vita nel medioevo e sono fondamentali per comprendere la vita sociale ed economica del territorio fino alla rivoluzione industriale. Mostrano l’impegno civico, la tradizione di solidarietà, il grande rigore nel gestire la giustizia e il profondo senso di autonomia che hanno sempre contraddistinto il territorio montano e lacuale del Lario.

Il volume è fondamentale anche poiché viene acquisito un capitolo inedito, il Libro degli Incanti, che contiene tutte le norme relative ai dazi, quindi a una realtà che spazia dalla pesca alla produzione di vini, dalla navigazione alle attività artigianali più diverse.

Introduce l’opera il dott. Andrea Vitali, con una pagina nella quale traspira l’amore profondo per il proprio paese. Ideatore del progetto editoriale, il dott. Michele Casanova ha curato la trascrizione latina degli Statuti, la loro traduzione in italiano e l’impostazione grafica del volume; il prof. Angelo Borghi ha approfondito il quadro storico, sociale ed economico del territorio tra Trecento e Quattrocento con un esame rigoroso dei documenti, fornendo un ampio apparato introduttivo che sarà di sicuro aiuto per comprendere il periodo nel quale le norme furono redatte; la dott. Federica Zelioli Pini e il dott. Antonio Battaglia hanno indagato diversi aspetti di vita quotidiana nel borgo e nel suo territorio attraverso l’esame puntuale di documenti notarili redatti in quello stesso periodo; il prof. Antonio Nogara ha contribuito con alcune considerazioni sulla difficoltà di tradurre testi giuridici scritti in latino medievale e di dover mediare tra universi distanti nel tempo, nello spazio e nella mentalità.

In questo volume conta anche l’insieme straordinario di opere uscite dalla mano felicissima di Giancarlo Vitali, dove la composizione e il tratto assumono un alcunché di sovratemporale, disegnando un paese parallelo che guida sui medesimi binari le sensazioni antiche e attuali di uno dei paesi della Riviera di Lecco che ancora oggi affascina e commuove nella sua dimensione fantastica; qui i tempi sembrano assurti a un quasi imprendibile carattere di favola che gli scrittori e gli artisti di ogni tempo hanno colto e di cui testimoniano oggi i romanzi fascinosi di Andrea Vitali e i segni arcani di Velasco e di Giancarlo Vitali.

 

 

 

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