"Le firme che si stanno raccogliendo testimoniano una grande apprensione da parte dei premanesi" afferma Pietro Caverio.a proposito della protesta contro le mini centrali idroelettriche. "Questa presa d’atto della situazione è importante, ma temo che quest’ultima scelta fatta dal Comune di fatto renda inutile la raccolta firme che non avrà nessun peso sulle scelte dei privati".
Secondo l’ex sindaco "Bisogna adottare il metodo Terzigno. L’unico modo per far sentire la nostra voce, per far capire che non intendiamo farci portar via le nostre risorse è quella di protestare con forza. Bisognerebbe bloccare la Superstrada 36 a Lecco per fermare il traffico che va in Valtellina e in Svizzera, solo così potremo far cambiare le cose e impedire che le nostre acque vadano ad arricchire altri perennemente visto che le concessioni sono trentennali rinnovabili e che le centrali di Premana avranno un fatturato stimato in circa sei milioni di euro all’anno con un guadagno di circa due milioni all’anno".
Sotto: un’immagine della protesta di alcuni premanesi contro le centrali idroelettriche