Introbio: centrali idroelettriche sul Troggia? Stop a tre, spunta una quarta



>"In Valsassina, infra Vimognie e Introbbio, a man destra, entrando per via di Lecco, si trova la Trosa, fiume che cade da uno sasso altissimo, e cadendo entra sotto terra, e lì finisce il fiume". (Leonardo da Vinci, 1495). Cosi descriveva il grande Leonardo nel Codice Atlantico il torrente Troggia, che scende da cento metri in una cascata naturale che si trasforma nel potente torrente che va a schiantarsi scorrendo per la Valle nel Torrente Pioverna.

Oltre ad essere uno spettacolo affascinante per la bellezza della sua cascata, il torrente è sempre stato oggetto del desiderio di molti per la potenza delle sue acque. Nel 1901 fu costruita la prima centrale idroelettrica (potenza 380 kwa), attualmente l’Enel ha la sua centrale nella parte mediana del torrente.
La centrale del 1901 presentava due linee a 5000 volt in uscita dalla centrale Troggia, distribuendo energia elettrica fino a Ballabio e Premana, anche Fiumelatte e Colico hanno ricevuto elettricità dalla centrale del Troggia. La gestione di queste centrali era della Società Orobica che, in seguito, fu incorporata dall’Enel di Lecco. 
 
Sono passati più di cent’anni della prima storica centrale eppure, ancora oggi, l’interesse per sfruttare la forza delle acque del torrente e viva, ed in tanti provano da parecchi anni a realizzare nuove centrali idroelettriche. Tre i progetti che sono stati presentati in Regione Lombardia, uno dalla società ENERGIA AMBIENTE SpA, un altro dalla ENERGIA VALSASSINESE S.R.L. ed un terzo dalla ditta DE PETRI COSTRUZIONI.
 
Dai dati rilevati dal S.i.l.v.i.a. (sistema informatico lombardo per la valutazione dell’impatto ambientale) risulta che la ditta De Petri di Cosio Valtellino ha presentato la domanda in Regione nel novembre del 2006, anche Energia Valsassinese di Mandello l’ha fatto in quell’anno, mentre Energia Ambiente Spa ha presentato la richiesta nel 2007.
 
Le domande delle ditte interessate alla costruzione delle centrali idroelettriche sul Troggia erano state valutate dalla Regione Lombardia e alcune di queste (Energie Ambiente, vedi documento) escluse dalla procedura per rischio di impatto ambientale. Cosa vuol dire: la Regione dava l’ok per la costruzione delle centrali idroelettriche sempre che venissero osservati da parte delle ditte costruttrici determinati requisiti, come l’adozione di misure per la tutela del suolo, sottosuolo, acque e territorio. In data 23 ottobre 2010, la ditta Energie Ambiente aveva avuto il nulla osta, mentre per De Petri e Energia Valsassinese dai dati rilevati dal sito per la valutazione dell’impatto ambientale, le istruttorie non risultano ancora chiuse.
 
Tutti e tre i progetti presentati sono corredati da documentazione importante, come le relazioni dei geologi sulla zona della costruzione delle centrali, e nelle conclusioni, il parere dei tecnici è simile: la zona è idonea per la realizzazione delle opere, come dimostra lo stralcio della relazione per la dita De Petri: "La verifica dei luoghi ha consentito di determinare l’assenza di fenomeni attivi in grado di interferire con le opere in progetto. Le analisi effettuate hanno dimostrato una buona capacità portante del terreno (1,3Kg/cm2) correlata ad una limitata entità dei cedimenti stimati (6 mm ca). Non si ravvisano quindi particolari difficoltà geologiche, idrogeologiche geotecniche alla realizzazione del progetto".
 
Dunque, era tutto pronto per la realizzazione delle opere sul Troggia, almeno le pratiche erano già state avviate, le carte presentate; ma cosa è successo nel frattempo? Perchè le centrali non sono state realizzate?
 
Innanzitutto, andando a rovistare nelle notizie provenienti dalla Regione Lombardia (intesa come ente), salta fuori un titolo a pagina 7 del notiziario ufficiale che recita: "Energia, In Lombardia non servono altre centrali elettriche", nello specifico, la pubblicazione dice "La situazione della produzione energetica in Regione Lombardia sembra tale da non richiedere la costruzione di nuove centrali per la produzione di energia elettrica". Non lo scrive un giornalista, non si tratta di una scritta trovata su qualche muro vicino alla stazione, questa è una lettera del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni all’allora ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola.
 
La data di pubblicazione è l’1 ottobre 2008, dunque, se in Lombardia non servivano allora nuove centrali elettriche, perchè le richieste per la realizzazione sul Troggia continuavano ad arrivare? Chi era interessato, opponendosi al parere ufficiale, alla costruzione di queste centrali?
 
La situazione centrali, per un motivo o per altri ritarda, ma le ditte interessate non ritirano le richieste; nel frattempo, il Comune di Introbio si mette al lavoro per la stesura del Piano di Governo del Territorio (Pgt), strumento urbanistico introdotto in Lombardia dalla legge regionale lombarda n. 12 dell’11 marzo 2005. Il Pgt sostituisce il vecchio PRG – Piano Regolatore Generale come strumento di pianificazone urbanistica a livello comunale e ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio comunale.
 
All’interno del Pgt si trova anche il Piano Geologico, che consiste in uno studio dettagliato della geologia del territorio, in questo caso introbiese, dove tra l’altro si mettono nero su bianco i rischi ai quali va incontro il territorio comunale. Per questo lavoro, viene ingaggiato un tecnico esterno, l’Ing. Pierfranco Invernizzi, a cui viene conferito l’incarico di consulenza in merito allo studio geologico, idrogeologico e sismico del territorio comunale (sempre a supporto del Pgt), 
 
Dopo un esaustivo lavoro tecnico, l’Ing.Invernizzi presenta la sua relazione al consiglio comunale in data 27 settembre 2010, e il consiglio prende atto dell’intervenuta conformità ai criteri di attuazione del Pgt in campo geologico e ai contenuti della verifica di compatibilità.
 
Dalla relazione del tecnico, si evidenza l’alto rischio geologico e idrogeologico nella zona interessata dal torrente Troggia – e di questa relazione il consiglio prende atto.
 
Dunque, i progetti per la realizzazione di nuove centrali idroelettriche sul letto del torrente Troggia, pur avendo il parere positivo di altri tecnici, trovano un ostacolo importante di fronte: il Pgt comunale con il suo Piano geologico che considera la zona a rischio, almeno nella parte alta del torrente.
 
Perchè diciamo "almeno nella parte alta"? Semplicemente perchè da voci che sono circolate nelle ultime settimane, ci sarebbe un quarto progetto, sempre rivolto alla realizzazione di centrali idroelettriche sul Troggia, che potrebbe interessare non più la zona superiore del torrente ma quella più a valle, lontana da rischi geologici e idrogeologici. Ma queste ultime sono solo voci, che ovviamente hanno bisogno di una conferma.
 

>>> LA RELAZIONE SULL’IMPATTO ECOLOGICO DELLA DITTA ENERGIA VALSASSINESE

>>> DE PETRI COSTRUZIONi, RELAZIONE TECNICA

>>> ENERGIA AMBIENTE: OK DELLA REGIONE

>>> ENERGIA VALSASSINESE: STIMA DEI COSTI DI REALIZZAZIONE


 

 
 

 

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