Abbiamo chiesto all’esperto in materia, il meteorologo Adriano Plati di Barzio(www.meteobarzio.it) che gentilmente ci ha spiegato come si crea questo fenomeno climatico "E’ un fenomeno meteorologico per noi abbastanza raro, dato che la maggior parte dei casi piove se la temperatura è sopra lo zero o nevica se al di sotto.

D’inverno capita a volte che arrivano delle ondate di freddo, come appunto quella di questa settimana, e dopo qualche giorno si forma uno stato di freddo che permane in valle, soprattutto a basse quote. 

Alla prima perturbazione utile di norma con questo strato freddo la neve riesce a scendere fino a fondovalle per diverse ore anche se a 1500 metri con le correnti occidentali fanno salire rapidamente la temperatura fino a 0/+0,5°C (caso di omotermia, vale a dire che ci sono 0°C a fondovalle così come a 1600 metri). 

Ma non è sempre così.

Soprattutto alle quote di 1000/1600 m, può accadere come oggi che nel caso di correnti occidentali miti, queste inizialmente scorrano al di sopra dello strato freddo presente in valle, come nel caso di questa mattina, quando fra 1000 e 1600 mt la temperatura era già al di sopra dello zero. Le correnti al suolo così come le precipitazioni sono molto deboli, non in grado di scalzare rapidamente il "cuscino freddo" creatosi in precedenza (poi col passare del tempo è inevitabile un riscaldamento anche nei bassi strati, ma più lentamente rispetto a quanto avviene in quota).

Quando inizia la precipitazione i fiocchi di neve passano attraverso lo strato "caldo" che se è spesso qualche centinaio di metri permette la trasformazione della neve in pioggia, più facilmente con precipitazioni molto deboli. 

Dopo di che vicino al suolo la pioggia trova lo strato freddo (ed anche il suolo gelato per via dell’ondata di freddo dei giorni precedenti); in quest’ultimo strato chiaramente la pioggia non fa in tempo a ritrasformarsi in ghiaccio e quindi si congela a contatto con il suolo. Fortunatamente le precipitazioni questa mattina erano quasi inesistenti; fosse stata una pioviggine un poco più intensa il fenomeno sarebbe stato più significativo.

 

Qualcuno probabilmente in proposito si ricorderà il Natale del 1999, quando la pioviggine che cadeva con circa -2/-3°C ha trasformato le strade in vere lastre di ghiaccio, e per le strade non si riusciva a restare in piedi nemmeno camminando."